Elezioni: ecco i grandi esclusi, da Fini a Di Pietro, Storace e Marini

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26 feb. – L’unica certezza e’ la vittoria del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo che rivoluziona il quadro politico tradizionale approdando come uno ‘tsunamni ‘ alla Camera con oltre 108 deputati e al Senato con 54 senatori, di nuovo corso. Per il resto, nel Parlamento che verra’ e dove siederanno anche centrosinistra, centrodestra e le liste che fanno capo a Monti – si registra l’esclusione di alcuni big, il passaggio da Montecitorio a Palazzo Madama di nomi gia’ noti e l’arrivo dei ‘neofiti’ anche negli altri gruppi. Con l’esclusione di Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia, sparisce l’Idv e il suo leader storico Antonio di Pietro non viene eletto. L’ex pm di ‘Mani pulite’ finisce qui la sua “avventura” in Parlamento e ha rassegnato le sue dimissioni “irrevocabili” dal partito.

Non tornera’ alla Camera che finora ha presieduto nemmeno Gianfranco Fini, dato che Fli non ha superato il quorum necessario. Sullo scranno senatoriale per Fli siedera’ soltanto Bendetto Della Vedova. Non e’ arrivato alla soglia del 2% il partito di Pier Ferdinando Casini, in coalizione con Monti, ma il leader centrista e’ stato comunque eletto dato che si presentava capolista alla Camera. Non passa al Senato Giulia Buongiorno, battagliera presidente della commissione giustizia della Camera e candidata anche alla regione Lazio. Neppure Francesco Storace, leader della Destra e fresco sconfitto nella corsa alla guida della Regione Lazio, entra in Parlamento visto che il suo partito non ha ottenuto neppure un parlamentare. In Senato con il Pdl ce la fa tranquillamente l’ex Idv Antonio Razzi e riesce ad esser eletto in Calabria Domenico Scilipoti.
Basta che Silvio Berlusconi capolista anche in altre regioni rinunci al seggio. Al Senato arriva il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, ma non ce la fa il suo storico portavoce Roberto Rao.

Per il Pd esclusi l’ex presidente del Senato Franco Marini e Paola Concia, mentre va a Palazzo Madama Ugo Sposetti.

Restano fuori dal Parlamento anche il leadee di ‘Grande Sud’, Gianfranco Micciche’, l’ex governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, il fondatore di Fratelli d’Italia (che ha riportato in Parlamento Giorgia Meloni e Ignazio La Russa) Guido Crosetto. Esclusi anche i giornalisti Mario Sechi (ex direttore del ‘Tempo’ di Roma, candidato in Sardegna con Monti) e Roberto Natale (Sel). Non sono confermati in Parlamento neppure l’ex ministro degli Affari Europei Enzo Moavero, Giuliano Cazzola e Mauro Libe’.

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