New York Times: per 4 mesi attaccati da hackers cinesi. Pechino smentisce

nyt31 gen – Il New York Times ha fatto sapere di aver subito per quattro mesi attacchi da parte di un gruppo di hacker, precisando che le intrusioni potrebbero essere connesse a un’inchiesta lanciata ad ottobre dal giornale sul vasto patrimonio accumulato dalla famiglia del primo ministro cinese Wen Jiabao.

Anche se da Pechino e’ arrivata prontamente la smentita, l’articolo pubblicato ad ottobre sul Nyt, ”Miliardi di ricchezze nascoste per la famiglia del Leader cinese”, all’epoca aveva portato all’oscuramento del sito del giornale da parte dei servizi di sicurezza cinesi.

Il sospetto nascerebbe dal fatto che gli intrusi avrebbero rubato, tra quelle di altri 53 giornalisti, le password della posta elettronica di David Barboza, corrispondente del Nyt di Shanghai e autore dell’articolo su Jiabao, e quelle di Jim Yardley, corrispondente del giornale da Pechino e responsabile del Nyt per il Sud est asiatico.

Gli esperti della sicurezza informatica del quotidiano americano sospettano che gli attacchi provengano da compuer militari cinesi, poiche’ sia il metodo usato per fare breccia nel sistema di sicurezza del giornale sia le tracce informatiche lasciate dall’intruso porterebbero ai sistemi informatici di un’universita’ cinese, gia’ utilizzata dai militari per sabotare alcuni fornitori di armi degli Stati Uniti.

Anche se non ci sono prove evidenti dell’accesso a file sensibili presenti negli archivi del giornale o dei suoi giornalisti, il sospetto e’ che gli hacker stessero cercando i nomi delle fonti del New York Time, utilizzate da Barboza per la sua inchiesta. asca

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