Mali, salafiti minacciano: conseguenze per tutti i cittadini francesi nel mondo musulmano

Ansar-Dine

12 gen. – Mentre l’esercito maliano annuncia di aver ripreso il controllo della citta’ di Konna, ha gia’ un prezzo salato l’intervento francese nel conflitto contro gli islamisti salafiti del gruppo Ansar Dine. Un pilota di elicotteri e’ rimasto ucciso mentre partecipava a un raid aereo contro una colonna di combattenti ribelli. Lo ha riferito il ministero della Difesa Jean-Yves Le Drian, aggiungendo che i velivoli francesi continueranno a bombardare postazioni degli estremisti islamici nel Paese africano.

Le Drian ha spiegato che il soldato e’ stato raggiunto da un proiettile mentre effettuava un raid “contro un gruppo di terroristi” tra Mopti e Sevare, nel sud del Paese, ed e’ morto a causa delle ferite riportate. Il ministro ha anche annunciato che truppe francesi di terra sono state schierate “a protezione della capitale Bamako“. L’esercito francese non ha al momento in programma di estendere le operazioni militari al nord del Paese, controllato dagli islamisti. L’intervento delle forze transalpine nel conflitto comportera’ ora rischi per i cittadini francesi nel mondo musulmano. E’ la minaccia del portavoce di Ansar Dine.

Ci saranno conseguenze, non solo per gli ostaggi francesi, ma anche per tutti i cittadini francesi ovunque si trovino nel mondo musulmano”, ha assicurato il portavoce Sanda Ould Boumama. “Continueremo a difenderci e a resistere, siamo pronti a morire combattendo”, ha aggiunto. L’esercito maliano ha intanto riferito che nella battaglia per la riconquista di Konna, citta’ strategica nel sud del Paese, conquistata dai salafiti, sono rimasti uccisi circa cento ribelli.

Intanto il governo della Costa d’Avorio ha annunciato che e’ cominciato il dispiegamento dei militari della Comunita’ economica degli Stati d’Africa occidentale (Ecowas) dopo il via libera di venerdi’. L’intervento militare con 3.300 uomini era stato autorizzato da una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu, la 2085 del 12 ottobre 2012, che copre anche l’azione della Francia. Proprio Parigi ha chiesto all’Onu di “accelerare” l’attuazione della risoluzione che autorizza lo schieramento di una forza internazionale.

In una lettera del suo ambasciatore al Palazzo di Vetro, Gerard Araud, la Francia ha anche comunicato di aver accolto la richiesta del presidente maliano, Dioncounda Traore, con l’invio di militari che “combattono contro i terroristi” che “minacciano l’integrita’ territoriale del Paese. Nella missiva francese indirizzata all’ambasciatore pakistano, Masood Khan, presidente di turno del Consiglio di sicurezza, si spiega che l’operazione durera’ per tutto il tempo necessario, come precedentemente spiegato dal presidente Francois Hollande. (AGI) .

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