L’Europa teme l’uscita di scena di Monti

11 dic. – I mercati bocciano il ritorno di Silvio Berlusconi come candidato premier e i leader politici europei sono preoccupati dell’uscita di scena di Mario Monti, unanimemente considerato un ottimo presidente del Consiglio.

A far scendere in campo tutti i maggiori leader europei contro il pericolo-contagio dell’Italia e’ stata la reazione dei mercati alla crisi politica. “Abbiamo bisogno di un’Italia forte e stabile”, rimarca il presidente della Commissione europea, Jose’ Manuel Barroso. “Mario Monti e’ stato un grande premier“, sottolinea il presidente dell’Ue, Herman Van Rompuy.

“Ho visto Monti molto attivo, non e’ in disarmo”, la considerazione anche del presidente francese, Francois Hollande mentre la cancelliera Angela Merkel ha voluto far sapere di lavorare molto bene con il premier italiano.

Angela Merkel: con Monti abbiamo lavorato bene

“Capisco le reazioni dei mercati, ma non bisogna drammatizzare. Ho cercato di rassicurare i miei interlocutori”, dice il presidente del Consiglio ribadendo la convinzione che chiunque vinca le elezioni sapra’ mantenere gli impegni con l’Europa.

Ieri Monti in conferenza stampa a Oslo non ha risposto al pressing in atto affinche’ scenda in campo per difendere l’Europa e l’Italia dai “rigurgiti dei populismi”. “Non dovete chiedere a me”, si e’ schernito il presidente del Consiglio. Ma per tutta la giornata c’e’ stato un susseguirsi di dichiarazioni a favore di un ingresso in politica del Professore e soprattutto del rispetto degli impegni presi con l’Europa da parte dell’Italia.

L’occasione e’ stata l’assegnazione all’Unione europea del premio Nobel per la pace. Durante la cerimonia Van Rompuy cita “Roma citta’ eterna” per rimarcare le radici dell’Unione. “E’ una giornata fondamentale”, esulta il presidente del Consiglio che in una conferenza stampa ricorda figure-chiave per l’integrazione come Alcide De Gasperi e Altiero Spinelli.

Il prestigio internazionale di Monti? Italia fuori dal videostory Europa

Il Professore ha ripercorso le tappe, ricordato la partecipazione attiva dell’Italia a quell’idea “avveniristica e di grande coraggio” che e’ stata l’Unione europea. “Per me e’ stata una celebrazione emozionante anche se c’e’ ancora molto da fare”, ha ripetuto piu’ volte, “qualunque sia il mio futuro non verra’ meno il mio impegno sull’Europa“. agi

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