Passera: il ritorno di Berlusconi non farebbe bene all’Italia

6 dic – Qualunque segnale che faccia pensare all’estero che l’Italia torni indietro invece che fare passi avanti è controproducente.

Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera commentando la possibile ricandidatura a premier, per la sesta volta, di Silvio Berlusconi alle prossime elezioni politiche.

“Non posso entrare nelle dinamiche dei singoli partiti ma come Italia dobbiamo dare la sensazione che il Paese va avanti. Tutto ciò che può fare immaginare al resto del mondo, ai nostri partner, che si torna indietro non è bene per l’Italia“, ha detto Passera ad Agorà su Rai3.

Il ministro ha poi replicato all’ex premier che in una nota della tarda serata di ieri ha addotto come motivazione per una sua ridiscesa in campo “il baratro” nel quale l’Italia si trova dopo un anno di politica di rigore del governo di Mario Monti.

Berlusconi: “Italia sull’orlo baratro, economia allo stremo”

Un anno di “Governo dei Professori”: i dati piu’ eclatanti del disastro

È una rappresentazione molto poco obiettiva… Molte delle cose citate vengono da 10 anni di cattiva gestione del Paese. Tutti sappiamo che un anno fa sì il Paese era vicinissimo a scivolare verso la situazione greca che avrebbe potuto comportare una perdita di sovranità. Venivano ad amministrarci da fuori, avrebbero tagliato servizi indispensabili come salute scuola, stipendi e pensioni”.

Le cifre parlano chiaro: fallimento totale del governo tecnico

Berlusconi ha governato nell’ultimo decennio dal 2001 al 2006 e poi dal 2008 fino allo scorso anno quando, con lo spread a 570 punti, è stato costretto a dimettersi.

Ad aprile 2011 lo spread era era di poco superiore a 100

“Guardiamo dove eravamo dieci anni fa: al 100% nel rapporto tra debito e Pil e siamo a oltre 120, abbiamo buttato via il beneficio dell’euro, delle privatizzazioni, abbiamo smesso di investire e ridotto il risparmio, e vi è un disagio sul fronte occupazione che è anche peggio di quello [che appare]”, ha aggiunto Passera pur aggiungendo che si tratta di “responsabilità molto diffuse, non solo di chi governa”.

Monti stesso ha certificato che l’Italia di prima andava bene

L’ex banchiere non ha dato indicazioni precise sul suo futuro al termine della legislatura ma non ha nascosto di pensare ad andare avanti con un impegno in politica. “Cominciamo a vedere se si può continuare questo lavoro e poi vedremo”. reuters

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