Denuncia del Parlamento europeo: finiti i soldi, il fondo sociale ”non ha piu’ un euro”

4 OTT – BRUXELLES – La Commissione europea ha confermato che nel bilancio Ue 2012 sono finiti i soldi per pagare le fatture gia’ emesse per una serie di fondi europei – tra cui il Fondo sociale, il programma Erasmus e il fondo per la Ricerca e Innovazione – e che il 23 ottobre il Commissario al bilancio, Janusz Lewandowski, presentera’ una proposta di ”bilancio correttivo molto, molto importante”. Il portavoce del Commissario, Patrizio Fiorilli, ha rifiutato di fare cifre, ma ha parlato di ”alcuni miliardi”.

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 A denunciare la mancanza di fondi per i pagamenti era stato ieri il presidente della Commissione Bilancio del Parlamento europeo, il francese Alain Lamassoure. ”Non e’ affatto una sorpresa” ha affermato oggi Fiorilli spiegando che ”gia’ a novembre 2011, quando Consiglio e Parlamento hanno adottato il progetto di bilancio 2012, il Commissario aveva che non ci sarebbero statai abbastanza soldi” e ricordando che all’epoca le due istituzioni europee avevano concordato una dichiarazione in cui invitavano la Commissione a presentare un ‘bilancio correttivo’, in pratica una ‘manovra’ aggiuntiva, nel corso dell’anno.

La proposta di Lewandowski dovra’ essere approvata da Consiglio e Parlamento, poi saranno gli Stati membri dell’Unione a dover versare quanto manca seguendo i normali ciriteri di contribuzione. Ma i governi, gia’ in difficolta’, potrebbero rifiutarsi. ”Qui e’ il paradosso di questa situazione – ha spiegato Fiorilli – perche’ il bilancio serve per rimborsare gli stati che hanno gia’ anticipato i contributi europei ai programmi finanziati”.

Tra mercoledì e giovedì la Commissione Bilancio dovra’ votare il progetto di budget Ue 2013, per il quale il Consiglio (ovvero i governi) ha deciso, per il terzo anno consecutivo, di tagliare di oltre la meta’ la richiesta della Commissione europea di aumentare del 6,58% dei fondi per i ‘pagamenti’ (ovvero per saldare le fatture emesse dai destinatari dei finanziamenti europei). Lamassoure ha affermato che il Parlamento ”accetta la discussione politica sugli ‘impegni’ (ovvero sugli stanziamenti per progetti futuri, ndr)”, sottolineando pero’ che ”quella dei ‘pagamenti’ e’ un’addizione delle richieste che arrivano dagli stati stessi fatta dalla Commissione europea”.

”I ministri delle finanze – ha aggiunto il deputato francese della Ump, il partito di Sarkozy – in buona o cattiva fede ignorano le domande che vengono dai loro stessi governi”. Se pero’ sussiste il sospetto sulla regolarita’ delle cifre che vengono richieste dalle singole capitali, per Lamassoure non c’e’ che una soluzione: rendere pubbliche le cifre e chiedere alla Commissione europea di mettere in pagamento solo le fatture certificate. Secondo i calcoli fatti dal parlamentare, i pagamenti che rischiano di non essere erogati – a meno che non venga approvato un bilancio correttivo per il 2012 – sono nell’ordine di 900 milioni di euro per la Spagna, 600 milioni per Italia e Grecia, 400 milioni per la Francia e 150-200 milioni anche per la Gran Bretagna, il cui governo e’ in prima fila nel reclamare tagli al bilancio europeo. ANSA

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