Anche la stampa tedesca critica Monti, “ha una strana idea di democrazia”

6 ago. – L’intervista concessa da Mario Monti allo ‘Spiegel’, oltre che ai politici, non e’ piaciuta nemmeno alla stampa tedesca, che oggi non risparmia critiche, in particolare sulla frase riguardante i presunti vincoli parlamentari all’azione di governo. “C’e’ davvero da meravigliarsi per le ricette che Monti offre per superare la crisi”, nota la ‘Frankfurter Allgemeine Zeitung’ (Faz), sottolineando che l’idea secondo la quale un governo dovrebbe “educare” il proprio parlamento “tradisce, per dirla in maniera prudente, una strana concezione della democrazia“.

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“L’Europa puo’ continuare ad esistere”, prosegue ironicamente la Faz, “solo se i parlamenti nazionali non hanno preferibilmente piu’ niente da dire? Il Bundesverfassungsgericht ne prendera’ atto con interesse”. L’allusione del giornale riguarda la Corte Costituzionale di Karlsruhe, che il 12 settembre e’ chiamata a stabilire se il fondo salva-stati Esm e’ compatibile con la Costituzione tedesca.

Sulla richiesta del professore di una migliore comunicazione delle decisioni dell’Eurozona la Faz stigmatizza che Monti e’ stato “il solo dopo il vertice europeo di giugno ad infrangere gli accordi in base ai quali spettava al presidente Herman van Rompuy di comunicare le decisioni prese”.

“L’esclusiva interpretazione di Monti dei risultati del vertice”, polemizza il giornale, “e’ stata la causa principale dei malintesi del giorno dopo”. Anche il progressista ‘Tagespiegel’ scrive in un editoriale dal titolo “Mai senza il parlamento” che “parole strane sono uscite dalla bocca di un uomo che dovrebbe sapere meglio” di cosa parla. “Il professore sembra non tenere in gran conto i parlamentari d’Europa, in ogni caso e’ contrario a che i rappresentanti popolari dicano la loro fino all’ultimo dettaglio sul salvataggio dell’euro”.

Il quotidiano berlinese rileva che “in segreto anche la Merkel la pensa forse alla stesa maniera, ma al momento si guarderebbe bene dal minimizzare l’influenza dei parlamentari, tanto piu’ nel proprio Paese”. Per il ‘Tagesspiegel’ sarebbe “fatale se si facesse largo la sensazione che i tecnocrati ne sanno di piu’ dei rappresentanti popolari su come mantenere l’euro. Governare significa anche convincere gli avversari politici”.

Per la ‘Ostsee-Zeitung’ di Rostock e’ “possibile che il presidente del Consiglio italiano sia infastidito dall’occasionale caos nel parlamento di Roma, ma e’ in parlamento che scocca l’ora della democrazia, oppure non scocca“.

“Con la sua uscita Monti ha a dir poco rivelato una singolare concezione della democrazia, per un uomo che non si e’ mai dovuto battere in una campagna elettorale per arrivare alla guida del governo“, conclude il giornale, secondo il quale “Monti si e’ incaponito e questo bisogna dirglielo chiaramente”. (AGI) .

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