Nuova tegola sul governo, Banca Intesa accusata di riciclaggio, l’ad era l’attuale ministro Passera

8 luglio – Un articolo pubblicato dal Fatto ci racconta di un’indagine su Banca Intesa e su un suo dirigente, con l’accusa di riciclaggio:

Denaro nero: oltre 200 milioni di euro volati negli anni dall’Italia verso il paradiso fiscale del Granducato. Per un paio di procure del Nord Italia, quella di Verbania e quella di Milano, il capo della Seb avrebbe avuto un ruolo non marginale nella colossale frode fiscale di cui è accusata la famiglia Giacomini, titolare dell’omonima grande azienda piemontese, tra i leader mondiali nel settore delle rubinetterie, con oltre mille dipendenti. Secondo la ricostruzione dei pm di Verbania, il capo della procura Giulia Perrotti e il sostituto Fabrizio Argentieri, i soldi evasi al fisco dai Giacomini sono finiti per la quasi totalità su conti della banca lussemburghese di Intesa.

E chi è il dirigente indagato? E’ Marco Bus, molto legato a Jelmoni, che  è finito in carcere il 16 maggio.

La Seb di Lussemburgo non solo custodiva il tesoro dei Giacomini, ma lo gestiva attraverso propri fondi e all’occorrenza ha prestato somme ingentissime alla famiglia. Insomma, un servizio completo. BUS, INOLTRE, era in ottimi rapporti con Alessandro Jelmoni, anche lui con un passato in banca a Lussemburgo, nella Cariplo bank poi assorbita da Intesa. Jelmoni è finito in carcere il 16 maggio. E’ lui, secondo l’accusa, il tecnico che ha messo in piedi la struttura societaria, a cominciare da un trust sull’isola di Jersey, che ha consentito ai Giacomini di nascondere al fisco una montagna di denaro. Come gli investigatori hanno potuto accertare, Jelmoni e Bus si sentivano con frequenza per motivi d’affari.

Possibile che al quartier generale di Intesa non abbiano mai saputo niente? Possibile che non si siano mai fatti qualche domanda sulle motivazioni di quel finanziamento così ingente? Il Fatto ricorda che:

All’epoca il gruppo bancario era guidato dall’amministratore delegato Corrado Passera. E’ pro – prio il trasferimento iniziale di denaro, quei 30 milioni versati da Alberto, a far scattare i primi accertamenti dell’Agenzia delle entrate (meglio tardi che mai).

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Passera è attualmente Ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e Trasporti. Potete ascoltarlo in questo video mentre pontifica contro l’evasione fiscale

 

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