Fini: “Nel 2013 grande coalizione poi si sceglie il premier, questo governo non è una parentesi”

8 luglio – Una grande coalizione per le politiche del 2013 tra i partiti che stanno sostenendo il governo Monti, poi la scelta del premier. E’ la proposta lanciata da Gianfranco Fini in una intervista al ‘Messaggero’, che avverte: sbaglia chi ha ”la tentazione di considerare questo governo una parentesi, non e’ cosi‘ ”.

Il governo tecnico, sottolinea il presidente della Camera, ”sta cambiando profondamente la mappa politica italiana” e ”le alleanze andranno delimitate all’interno del perimetro delle forze che hanno sistenuto Monti”. Per il leader di Fli il rischio che saltino di nuovo le riforme istituzionali (con ”lo scambio da suk mediorientale tra Pdl e Lega”) crea la ”necessita’ di lanciare fin da ora la proposta di una Assemblea costituente” e la questione di chi dovrebbe fare il premier in una ipotetica allenza dei ”tre poli”, che, ”con buona pace di Alfano”, si presenteranno alle elezioni si dovrebbe vedere solo in un secondo momento, ”a seconda di quale legge elettorale c’e’ ”.

Fini non ha dubbi: il ‘Porcellum’ va cambiato per ”restituire agli elettori la possibilita’ di scegliere i loro parlamentari”. Poi se ci sara’ ”un governo Bersani o Alfano”, il presupposto e’ che ”non ci sia chi ha avversato il governo Monti. Cioe’ che non ci sia la Lega ne’ Di Pietro ne’ Sel. Piu’ chiaro di cosi’…”.

Per Fini la spending review messa a punto dal governo e’ ”equilibrata” e andrebbe incentrata ancora di piu’ su quei ”140 miliardi di spesa per gli acquisti” della Pa. Anche per quel che riguarda ”il pubblico impiego – dice – non credo possa destare scandalo il fatto che i dipendenti siano valutati tramite una cosiddetta pagella o che per loro ci sia maggiore mobilita’ ”.adnk

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