Bilancio di sostenibilità: Hera incassa 91mln da utenti imolesi e ne rende 95 con il Faentino

IMOLA 23 giugno – In una sala del consiglio comunale trasformata in palcoscenico, Hera ha presentato il proprio bilancio di sostenibilità del 2011. Al “turista per caso” Patrizio Roversi è stata affidata l’affabulazione, mentre l’amministratore delegato Maurizio Chiarini della spa ha presentato i numeri, più prosaici, che fotografano l’impatto dell’attività del gruppo sul territorio, una ricaduta che complessivamente, considerando i comuni del circondario imolese e del faentino, è di 94,7 milioni.
Una cifra ingente, ma ancora più ingente è quanto il territorio versa ad Hera sotto forma di pagamento di tariffe da parte dei cittadini.Bollette. Nel 2011 solo nei 10 comuni dell’imolese, quindi faentini esclusi, si è arrivati a circa 91,7 milioni. Un calcolo che parte da una tariffa media a famiglia che per i servizi di acqua, gas, rifiuti ed energia elettrica è stata di 1.883,34 euro e che rispetto al 2010 è aumentata di 114 euro.
Su tale cifra imposte e tasse incidono per meno di un terzo. Nell’Imolese le famiglie clienti sono circa 54mila, tranne che per l’energia che Hera gestisce solo in due comuni: Imola e Mordano con circa 31mila clienti.Sempre secondo quanto riportato nel bilancio di sostenibilità, la componente più cara della bolletta è quella del gas (1.017 euro), seguita da elettricità (434 euro), rifiuti (222 euro) e servizio idrico (209).Assunzioni. Dei dati illustrati da Chiarini partiamo dall’occupazione, che in questa fase assume un ruolo di particolare rilievo. Negli ultimi 3 anni nel Gruppo Hera sono state assunte a tempo indeterminato 524 persone, di cui 148 nel solo 2011. I contratti di questo tipo nell’ultimo anno sono aumentati e raggiungono il 96,2% del totale. Nel territorio di Imola-Faenza i dipendenti di Hera sono passati dai 557 del 2007 agli oltre 650 del 2011, con un incremento dell’occupazione sia maschile che femminile. Inoltre le forniture da cooperative sociali hanno permesso l’inserimento di 38 persone svantaggiate.
A rappresentare Hera Imola-Faenza erano presenti il direttore Susanna Zucchelli e dal presidente del comitato territoriale Giuseppe Zuffa. Hanno partecipato il presidente della Cooperativa Ceramica d’Imola Stefano Bolognesi, Arianna Marchi, presidente della cooperativa sociale PrimaBi Onlus, l’assessore all’Ambiente Luciano Mazzini e Secondo Ricci, presidente del consorzio Caviro e della Bcc ravennate e imolese. Ricaduta sul territorio. La cifra portata in aula in termini di ricadute economiche sul territorio imolese e faentino, quasi 95 milioni di euro, comprende il valore aggiunto distribuito (stipendi ai lavoratori, dividendi agli azionisti del territorio, imposte, tasse e canoni agli enti locali) e forniture da imprese locali.
Il 66% delle forniture complessive al gruppo provengono dall’intero territorio servito. Un capitolo importante è senza dubbio quello che riguarda gli investimenti operativi che nel 2011 sono stati, nei 23 comuni serviti, 19,6 milioni di euro, di cui il 39% dedicati all’ulteriore sviluppo del servizio del ciclo idrico integrato.

Stefano Salomoni per Corriere  Romagna.it

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