Immigrazione: Unhcr, l’Italia ignora convenzioni con la Libia. Non basta, soccorrerli, accoglierli, curarli, rifocillarli, gli dobbiamo anche un lavoro!

ROMA, 21 GIU – Nell’intesa con la Libia “l’Italia avrebbe dovuto tenere conto” delle convenzioni internazionali “introducendo clausole di salvaguardia sulla protezione dei rifugiati”. Lo ha affermato il delegato Unhcr per il Sud Europa Laurens Jolles, durante la Giornata dell’Onu per i rifugiati politici, evidenziando come l’Italia “non possa avere dilemmi nel consentire l’accesso” ai richiedenti asilo. L’esponente dell’Onu ha esortato il governo italiano a trovare ”una soluzione per la situazione di gran parte delle 28 mila persone fuggite dalla Libia nel 2011; si tratta – ha spiegato – in maggioranza di migranti provenienti da paesi terzi che si trovavano in Libia per lavoro e che sono stati costretti a lasciarla a causa della guerra”. Una volta giunti in Italia, ha osservato, ”molti di loro non hanno ottenuto nessuna forma di protezione internazionale, ne’ sono state proposte o trovate soluzioni alternative”. Attualmente, quindi, ”21mila persone sono ospitate nei centri d’emergenza che chiuderanno a fine dicembre, senza ulteriori prospettive. E’ ipotizzabile dunque che a fine anno queste persone si troveranno senza un alloggio e con una condizione giuridica incerta. Una situazione che gia’ genera pericolose tensioni e che non puo’ essere ulteriormente ignorata”, ha concluso il delegato dell’Unhcr. Da parte sua il ministro per la Cooperazione internazionale e l’integrazione Andrea Riccardi ha riferito di un incontro avuto da lui ieri con il ministro dell’Interno Cancellieri e di aver discusso su come, entro dicembre, procedere alla sistemazione degli oltre 20 mila lavoratori provenienti dalla Libia che necessitano di una sistemazione perché proprio a dicembre scade la fase” di accoglienza temporanea. “Noi ci prenderemo le nostre responsabilità e troveremo le soluzioni opportune in proposito”, ha spiegato Riccardi sottolineando che tali soluzioni “certo dovranno essere diverse da quelle transitorie e di sospensione che” i profughi “hanno vissuto finora”.

Insomma, in questa Italia in crisi e sotto golpe, secondo i trattari, oltre ad essere obbligati ad accogliere chiunque scende da un gommone e soccorrerlo, curarlo, rifocillarlo ed ospitarlo, gli dobbiamo trovare anche un lavoro!

”Il ministro Riccardi farebbe bene ad evitare dichiarazioni inopportune”. Cosi’ il presidente del gruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri in relazione agli sbarchi clandestini di immigrati.

”Un Paese ha pieno diritto a bloccare e scoraggiare il fenomeno degli sbarchi clandestini, che specie nel periodo estivo subiscono un deciso aumento – aggiunge -. Tra gli obblighi del governo c’e’ proprio quello di garantire la difesa delle proprie coste. Percio’ non si vede il motivo di mettere da parte lo strumento dei respingimenti, quando serve a colpire quegli stranieri che illegalmente tentano di introdursi nel nostro Paese. Su questo punto il governo non abbia alcun dilemma”.

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