Il sistema del credito emiliano-romagnolo sostiene la ricostruzione

15 . E’ stato firmato a Bologna un protocollo che prevede un impegno comune tra Regione Emilia-Romagna, banche, Consorzi fidi e associazioni imprenditoriali per la disponibilita’ di finanziamenti a favore delle imprese colpite dagli eventi sismici di maggio e giugno 2012.

A sottoscrivere l’intesa oltre la Regione Emilia-Romagna, rappresentata dall’assessore alle Attivita’ produttive Gian Carlo Muzzarelli, i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e gli istituti bancari (Unicredit, Banco Popolare, Monte dei Paschi di Siena, Bnl-Gruppo Bnl Paribas, Sanfelice 1893, Bper, Federazione Bcc Emilia-Romagna, Intesa San Paolo-Carisbo e Unipol).

Il protocollo prevede linee di finanziamento a medio lungo termine a tassi contenuti, in grado di consentire la rapida ripresa dell’attivita’ produttiva e la piena funzionalita’ degli immobili e delle attrezzature delle imprese.

Prevista la destinazione di un primo plafond di Risorse della cassa depositi e prestiti e della Banca europea per gli investimenti da concordare con le banche per finanziamenti destinati alla messa in sicurezza, alla ricostituzione delle scorte, alla ricostruzione degli immobili, all’acquisizione delle attrezzature nonche’ a processi di sviluppo delle imprese di tutti i settori produttivi, di durata variabile e compresa per i diversi interventi fra i 5 e i 15 anni.

I costi delle pratiche dovranno essere contenuti e si dovra’ prevedere massima tempestivita’ all’erogazione dei finanziamenti, tenendo conto dei tempi per l’acquisizione delle garanzia del fondo centrale e/o dei confidi regionali.

Per le attivita’ di servizio e professionali (escluse dai provvedimenti presenti nel decreto legge 74/2012) le banche potranno accordarsi con i Consorzi Fidi assicurando attraverso l’intervento della Regione le stesse condizioni di costo previste per le imprese.

Per quanto riguarda le imprese agricole, anche cooperative, e’ consentito il ricorso al fondo di garanzia Ismea Sgfa a copertura dell’80% delle operazioni di finanziamento concesse alle imprese agricole condotte da giovani e del 70% per le altre imprese agricole, con copertura dei costi secondo quanto previsto dal decreto 74/2012. asca

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