Il “parolaio rosso”, Fausto Bertinotti, è tornato sulla scena per commentare l’oggi e il domani della politica italiana.
Dando a Fausto quello che gli appartiene: facilità di parola, capacità affabulatorie, innata gentilezza del
tratto e dell’eloquio; cosa altro aggiungere, prima di fare il commento del commento?
In brutalissima sintesi, il nostro dichiara morti tutti i partiti, con particolare attenzione a quelli di sinistra. Parla dell’avvento di un grande centro, in pratica -aggiungo io – di un lettone politico dove si accomoderanno in molti, e il cui “tenutario” continuerà ad essere Mariuccio da Varese.
Come vedete, le previsioni del simpatico ed erremosciato Fausto sono piuttosto scontate: ne abbiamo già parlato un sacco di volte.
Ma, con Bertinotti, io ci ricasco sempre.
Al cuore non si comanda.
Caro e immarcescibile parolaio, ti attendo, con simpatia, alla prossima.
Almeno mi diverto.
guglielmo donnini