Energia: con una telefonata si accende il lampione

Rapinatori e stupratori ringraziano. E se state per essere aggrediti ricordate di chiamare il numero  del lampione, senza sbagliare il numero di squilli, per guardare in faccia il malvivente!

Si chiama Dibawatt, il nuovo alimentatore elettronico che consente di gestire l’illuminazione pubblica tramite telefono con chiamata gratuita. E’ un brevetto tutto italiano del dipartimento ricerca e sviluppo di Sorgenia Menowatt, la società del Gruppo Sorgenia (di Carlo De Benedetti) dedicata allo sviluppo di soluzioni per l’efficienza energetica.

A ogni lampione è associato un numero di telefono al quale possono essere indirizzate chiamate o Sms che, opportunamente elaborati da un’interfaccia Gprs/Gsm collegata al Dibawatt, attivano diverse funzioni del lampione: accensione e spegnimento, riduzione o aumento del flusso luminoso.

Il sistema è semplice ed economico perché il gestore dell’impianto di pubblica illuminazione seleziona semplicemente il numero telefonico del lampione invia un certo numero di squilli a seconda del comando che vuole attivare e riaggancia.

Attraverso un apposito algoritmo, l’interfaccia telefonica del Dibawatt interpreta opportunamente la chiamata telefonica e, senza rispondere, quindi senza addebito per il chiamante, attiva la funzione richiesta. Comandi più complessi (come la gestione della cartellonistica a messaggio variabile) possono essere inviati attraverso Sms. Sono disponibili anche App sviluppate su cellulari con sistema Android per facilitare ancora di più le funzioni operative del cliente.

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