Da:”Quello che va bene per la Fiat, va bene per l’Italia” a “Quello che va bene a Monti, va bene all’Italia”

ROMA 30 GEN – Nel secolo scorso si diceva:”Quello che va bene per la Fiat, va bene per l’Italia” e nella Fiat c’era Monti; poi, sappiamo come è andata. Nel terzo millennio, il vizio della personalizzazione e dell’iperbole ci fa dire: “Quello che va bene per Monti, va bene per l’Italia” e come abbiamo toccato con mano, al Governo c’è Monti.

Passera permettendo. All’estero, siamo più o meno considerati alla stregua di Schettino. “Lui”, Super Mario, è invece come la Madonna Pellegrina: da esibire in giro, “a miracol mostrare”.

Siamo in piena atmosfera dantesca:”Tanto gentile e tanto onesta pare/ la donna mia, quand’ella altrui saluta,/ ch’ogne lingua devèn, tremando, muta,/ e li occhi no l’ardiscon di guardare./ Ella si va, sentendosi laudare,/ benignamente d’umiltà vestuta,/e par che sia una cosa venuta/ da cielo in terra a miracol mostrare”.

Mario come Beatrice? Forse. Per noi, non esistono vie di mezzo: o incensiamo o mandiamo a quel paese. O baci o pugni.

Inutile confrontarci con i tedeschi: perché loro sono tedeschi. Se devono combinare una tragedia, non lasciano alcunché all’improvvisazione.

Mariuccio, cos’ha trovato in loro di tanto bello non so (se vuole, gliela canto sulle note dell’indimenticabile Bruno Martino).
“Passerà anche questa”; sembra stia già dicendo un certo Passera…

guglielmo donnini

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