Carceri toscane, escalation di violenza, aggredito un medico a Pistoia

11 gen. – “Stamani all’interno del carcere di Pistoia e’ stata perpetrata l’ennesima aggressione, ma questa volta a farne le spese e’ stato un medico in servizio presso l’istituto”. Lo si legge in una nota del Sappe, sindacato di polizia penitenziaria.

“Solo grazie all’intervento del personale di polizia penitenziaria – sottolinea Pasquale Salemme, segretario nazionale del Sappe – che e’ riuscito a sottrarre il sanitario dalle grinfie del ristretto, e’ stato evitato il peggio. Al dottore e amico della polizia penitenziaria va tutta la nostra solidarieta’ e soprattutto un augurio di pronta guarigione”.

“La casa circondariale di Pistoia – si legge nella nota – ospita circa 140 detenuti, pari al doppio della capienza regolamentare (74). A fronte di cio’ denunciamo una assenza di personale stimata in circa 30 Poliziotti Penitenziari a fronte dei 79 previsti. Il Sappe della Toscana denuncia da anni la grave carenza di personale dell’istituto pistoiese e il sovraffollamento dei detenuti, nonche’ l’assenza di un direttore in pianta stabile. Piu’ volte e’ stata segnalata, anche dalla nostra Segreteria regionale, una situazione interna che appare molto confusa e che tende ad aggravarsi di mese in mese”. (Adnkronos)

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