Ad Assisi, lungo il cammino di Santa Chiara

Monica Cardarelli e Francesco Gallo
I passi e il silenzio-A piedi, sulle strade di Chiara d’Assisi
Casa editrice Porziuncola

La prima guida a piedi sulle strade di santa Chiara. Per ripercorrere insieme a lei -in sette tappe- il suo breve ma intenso pellegrinaggio sui sentieri della terra umbra. La guida contiene, oltre alle informazioni tecniche, anche delle meditazioni sulla vita di Chiara, per aiutare il pellegrino a vivere il cammino come un viaggio interiore.


INTERVISTA A MONICA CARDARELLI, GIOVEDI’ 22 DICEMBRE 2011 (a cura di Luca Balduzzi)

Quando è nato il Cammino di Santa Chiara?
Il Cammino di santa Chiara è nato due anni fa, quando, in occasione della Novena della Santa, ho sentito il desiderio di ripercorrere i sentieri e visitare i luoghi dove lei è stata prima di arrivare a San Damiano. La mia ‘amicizia’ nei confronti di Chiara d’Assisi risale a diversi anni fa e, col tempo, ho imparato a conoscerla sia attraverso le fonti clariane -gli scritti del biografo Tommaso da Celano, ma anche gli scritti come la Bolla di Canonizzazione e gli Atti del Processo di Canonizzazione– che attraverso i suoi scritti.
Chiara è una donna del Medio Evo che ha scritto molto e i cui testi ci sono stati tramandati. Infatti, di lei abbiamo la Forma di Vita, il Testamento, la Benedizione, la Lettera a Ermentrude di Brouges e quattro lettere scritte ad Agnese di Praga, la figlia del re di Boemia che voleva vivere come lei. Sono delle parole, da cui emerge tutta l’umanità della donna prima che della Santa di Assisi.
Ma la conoscenza di santa Chiara non si è fermata alle sue parole o alle fonti storiche, è andata oltre, passando attraverso la conoscenza delle Clarisse che ancora oggi vivono la sua Forma di Vita e che sono le eredi della sua spiritualità.
Una conoscenza piena di Chiara da cui ho potuto scrutare il volto e il cuore di una donna del 1200 che è riuscita a vivere pienamente la sua vocazione, senza uniformarsi a situazione preesistenti, in un delicato equilibrio tra l’obbedienza e la sequela di Cristo. Chiara è la prima donna nella storia della Chiesa a scrivere una Regola per le donne.
A questo punto è nato in me il desiderio di vedere con gli occhi, toccare con mano…conoscere meglio la sua vita. E…mi sono messa in cammino…ed è nato il libro I passi e il silenzio. A piedi sulle strade di Chiara d’Assisi, scritto con Francesco Gallo, edito da Porziuncola.

Come si articola il Cammino? Quali sono i luoghi maggiormente rappresentativi della vita di Santa Chiara toccati da questo itinerario?
Il Cammino di santa Chiara trova la sua origine dalle fonti. Infatti la Legenda di Chiara d’Assisi scritta da Tommaso da Celano e la Bolla di Canonizzazione parlano della vita della Santa e del suo “cammino” umano e spirituale. Il Cammino di santa Chiara che proponiamo nel libro I passi e il silenzio, ripercorre le tappe da lei realmente percorse prima di arrivare a San Damiano.
Dalla fuga dalla casa paterna la notte della domenica delle Palme per giungere alla Porziuncola dove Francesco la consacrò al Signore con il taglio dei capelli; da qui lo stesso Francesco l’accompagnò al Monastero benedettino di San Paolo delle Abbadesse, a Bastia Umbra. Lì Chiara restò qualche giorno, ma i parenti -infuriati dalla notizia della fuga e soprattutto dal fatto che la giovane era entrata in Monastero povera, avendo venduto, come Francesco, la sua eredità per distribuirne il ricavato ai poveri- tentarono di riportarla a casa. È proprio nella chiesa di San Paolo che oggi è annessa al cimitero di Bastia Umbra, che è conservato il pilastro d’altare a cui Chiara si tenne stretta per resistere alla furia dei parenti; scoprì il capo per mostrare loro la tonsura e quindi la consacrazione al Signore. Da lì, Chiara fu accompagnata ad una piccola chiesa alle pendici del Monte Subasio, Sant’Angelo in Panzo. A Sant’Angelo sarà raggiunta dalla sorella Caterina (cambierà il suo nome in Agnese dopo la tonsura dei capelli da parte dello stesso Francesco). È questo un luogo che conserva ancora oggi un’attrazione particolare. Ma neppure a Sant’Angelo Chiara trovò la pace che cercava. Così, con Francesco, decisero di raggiungere San Damiano, a pochi chilometri da lì. A San Damiano Chiara visse per 42 anni; resta sicuramente il “luogo” per eccellenza dove si percepisce ancora ‘qualcosa’ della presenza di Chiara e delle altre Sorelle Povere.
Il libro perciò propone le tappe realmente percorse da Chiara con un’eccezione però: abbiamo dedicato due tappe o meglio “passi” solo a San Damiano. Percorrendo il cammino infatti, abbiamo avuto la netta sensazione che anche per Chiara la vita è stata un percorso. Infatti, ogni tappa riporta l’itinerario, il percorso, il chilometraggio e tutte le informazioni utili per il pellegrino e subito dopo una parte dedicata a quello che è stato il cammino spirituale di Chiara.
In questo senso, abbiamo voluto dedicare ampio spazio a San Damiano, perché i 42 anni di Chiara entro le mura del Monastero sono stati un lungo cammino spirituale ed umano.

Quali testi e riflessioni accompagnano il pellegrino lungo le cinque tappe del Cammino?
I passi e il silenzio e il Cammino di santa Chiara partono dalle fonti clariane e dagli scritti di Chiara. Perciò, tutto il libro si basa sui testi storici e sulle parole di Chiara. Da un’iniziale presentazione della vita di Chiara d’Assisi attraverso le parole del Biografo, a poco a poco, abbiamo lasciato che fosse la stessa Chiara a parlare di sé. Perciò, chi si mette in cammino sui passi di Chiara può meditare sui testi delle Fonti e sulle parole della Santa che accompagnano passo dopo passo il percorso. «Tieni sempre davanti agli occhi il punto di partenza. I risultati raggiunti, conservali; ciò che fai, fallo bene; non arrestarti ma anzi, con corso veloce e passo leggero, con piede sicuro che neppure alla polvere permetta di ritardarne l’andare, cautamente avanza confidente, lieta e sollecita nella via della beatitudine», scrive Chiara nella II Lettera ad Agnese di Praga.

Perché scegliere di visitare attraverso l’esperienza del Cammino, a tappe e con possibilità di pernottamento, un insieme di luoghi che si potrebbe riuscire a visitare anche in una sola giornata?
Abbiamo pensato di offrire tutte le informazioni necessarie al pellegrino per il percorso come ad esempio il chilometraggio, le mappe, i luoghi dove pernottare (privilegiando conventi e monasteri lungo il percorso)…questo con il solo intento di dare la possibilità ad ognuno di vivere il proprio cammino con i tempi e i modi adeguati. Si tratta di un percorso di circa 25 chilometri che pertanto può essere fatto anche in una sola giornata. Ma il Cammino di Santa Chiara non è un cammino come un altro. Ha una sua particolarità: vuole essere uno strumento di riflessione e meditazione, di preghiera e discernimento attraverso la vita e le parole di Chiara d’Assisi. Perciò, ogni pellegrino che si mette in cammino sui luoghi di Chiara può e deve vivere il tempo e le meditazioni personalizzando le tappe a seconda delle proprie necessità. Si può impiegare una giornata intera per i pochi metri che dividono San Damiano da Santa Chiara o fare in poco tempo il tratto da San Rufino a San Damiano. A ciascun pellegrino il compito di dilatare o contrarre il tempo del suo cammino perché, lo ricordiamo, il pellegrino non è un turista e il Cammino non è un percorso escursionistico. Infatti il libro I passi e il silenzio non è una guida escursionistica, ma uno strumento per conoscere, passo dopo passo, attraverso la fatica del cammino, i luoghi dove ha vissuto Chiara d’Assisi, il suo volto e la sua spiritualità.
Ci è sembrato giusto però offrire tutti gli elementi che potessero aiutare in questo percorso. Ad esempio, nell’andare, il pellegrino è guidato dal simbolo del Cammino di Santa Chiara: una lucerna ad olio che indica la via.

Quali dunque, gli atteggiamenti distintivi del Cammino da suggerire ai turisti e ai visitatori?
Il cammino ha da sempre rivestito un forte valore simbolico per il cristiano. Nel cammino l’uomo esce da sé per aprirsi all’altro e all’Altro. Il pellegrinaggio poi è il “cammino” per eccellenza. Quando ci siamo trovati a percorrere per la prima volta il Cammino di santa Chiara, abbiamo capito che questo era un cammino diverso dagli altri. È un cammino particolare quello che proponiamo, in cui non si ritrova la fatica dei chilometri di altri percorsi, né è il tempo a scandire i propri passi. Il pellegrino non è un turista o un escursionista. Il pellegrino si mette in cammino lasciando dietro di sé, anche solo per pochi giorni o poche ore, la propria vita, per aprirsi e andare…
Il percorso non presenta particolari difficoltà ed è accessibile a tutti e in tutti i periodi dell’anno. Nella scelta dei percorsi si è cercato di privilegiare vie inusuali per giungere alle varie mete e strade distanti dalla confusione. Questo perché, come spiega il titolo, non si tratta solo di “passi” ma anche di “silenzio”. Tutti possono mettersi in cammino sui passi di Chiara, ma ci auguriamo che a farlo siano coloro che desiderano andare “con Chiara e come Chiara”.

Perché il messaggio di Santa Chiara è ancora attuale?
Chiara aveva a cuore una cosa sola: vivere il Vangelo senza interpretazioni. «La Forma di vita dell’Ordine delle Sorelle Povere, istituita dal beato Francesco, è questa: osservare il santo Vangelo del Signore nostro Gesù Cristo, vivendo in obbedienza, senza nulla di proprio e in castità». Così inizia la Forma di Vita di santa Chiara. Come per Francesco, ciò che premeva a Chiara era vivere il Vangelo in povertà, come Cristo povero. Il Vangelo è sempre attuale, perciò la spiritualità clariana non passa mai di moda. Perché i pilastri su cui si basa sono la povertà, le relazioni profonde, l’essenzialità, l’amore per Cristo e per l’umanità. Per Chiara, come per Francesco, vivere il Vangelo ha rappresentato il modo di intervenire nel tessuto sociale dell’epoca.

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