Notte da incubo: bastonati, imbavagliati e rapinati in casa da romeni

CASORIA – Sono stati sorpresi nel sonno, picchiati con bastoni e minacciati con le pistole. E ancora colpiti con pesanti ceppi di legna, legati mani e piedi con il nastro adesivo , imbavagliati e tenuti con la canna della pistola puntata alla tempia. Per un’ora , nella loro abitazione di via Brodolini, Carmine Cozzolino, 70 anni, stimato imprenditore del settore dei prodotti ittici, sua moglie Nunzia, una loro figlia, Palma (appena giunta da Roma per trascorrere il Natale in famiglia) e un nipote di 18 anni che porta lo stesso nome e cognome del nonno, sono rimasti in balia di tre violenti malviventi.

I rapinatori hanno colpito senza pietà, riducendo anche la casa in un campo di battaglia. I micidiali colpi, sferrati con mazze ferrate e bastoni, hanno ridotto in fin di vita Carmine Cozzolino , ricoverato d’urgenza al San Giovanni Bosco. Le bastonate gli hanno fratturato zigomo, mandibola e mascella, e provocato un grave trama cranico. L’uomo è giunto in ospedale anche in preda ad uno stato di choc emorragico. La moglie, picchiata senza pietà, ha subito un trauma cranico e una ferita alla testa, suturata con una decina di punti.

Ancora più brutali i malviventi lo sono stati con la figlia Palma. «Me li sono visti sbucare nel corridoio», racconta la donna, con voce gentile e il volto pallido, segnato dal sangue raggrumito. «Mi hanno colpito al polso (fratturato in più punti) e poi alla testa (otto punti di sutura). Sono caduta sul pavimento, con il respiro bloccato dal dolore. Uno mi ha afferrato per i capelli e mi ha trascinato fino dove il corridoio si piega ad elle». Palma Cozzolino, nonostante le fitte dolorose, si alza e mostra ciocche di capelli sparpagliate sul pavimento del corridoio, tra macchie di sangue e oggetti rovesciati dai malviventi. Non trattiene le lacrime, davanti a quello scempio del letto dei genitori, intriso di sangue, al centro della stanza a soqquadro, attraversata da quell’uragano di bestiale violenza.

«Hanno legato mio padre al letto – continua Palma – lo sentivo lamentarsi, mentre quella maledetta voce ripeteva “dove soldi?”, seguita da un colpo di bastone. E poi ancora…». Il più giovane è stato immediatamente immobilizzato e colpito alla testa, con tanta violenza da fargli perdere i sensi. Importante la testimonianza di Palma Cozzolino per individuare la nazionalità dei malviventi. «Abito a Roma, e una delle mie amiche più care è una romena. Ho immediatamente riconosciuto la parlata dei banditi. Ma tanta ferocia non ha nazionalità, la trovi dentro chiunque».

È allarme rosso per le rapine in casa: tre in meno di una settimana nella zona dei comuni a nord di Napoli.

il mattino Napoli

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