Maxi furto CONAD: arrestato anche nomade 16enne

Reggio Emilia – Nell’aprile scorso alcuni malviventi misero in atto un eclatante furto al Conad Le Querce: durante la notte, dopo aver oscurato i rilevatori di presenza, gli allarmi e le microcamere di sicurezza all’interno dei locali, praticavano un varco nel muro divisorio, sufficiente al passaggio di una persona, per raggiungere il locale del market ove era custodito l’incasso.

Il bottino fu di oltre 200.000 euro, di cui 90.000 in contanti, contenuti nella cassaforte ed oltre 120.000 in assegni e buoni pasto.

Le serrate indagini della squadra mobile, tese ad identificare i responsabili del furto, portarono all’identificazione dei responsabili in pochi giorni: due uomini, B.T. di anni 38 pluripregiudicato e un minorenne, entrambi appartenenti all’ambito dei “nomadi sinti”.

A seguito di perquisizioni effettuate nell’immediatezza dei fatti, fu sequestrato materiale fondamentale ai fini investigativi, come tre libretti di deposito postali attivati nei giorni successivi: il minore infatti, con la sua parte di bottino, depositava 10.000 euro sul conto delle tre sorelle, fornendo una prova schiacciante agli inquirenti.

Mentre il 38enne veniva arrestato subito, per il minore, un 16enne, appartenente alla comunità nomade reggiana, si attendeva l’ordinanza di custodia cautelare del Tribunale per i minori di Bologna: emessa il 9 novembre, la polizia ha tratto in arresto il complice minorenne, che è stato accompagnato presso una Comunità Ministeriale bolognese.

rdc

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