Raccolta di firme contro la cancellazione delle festività civili

Roberto Balzani

Il 18 agosto 1944 venivano uccisi da militi fascisti a Cà Cornio tra Modigliana e Castrocaro (FC), i partigiani Iris Versari, Adriano Casadei, Silvio Corbari e Arturo Spazzoli. Il giorno successivo, nei pressi di Coccolia, veniva ucciso il partigiano Tonino Spazzoli.
E’ questo il significativo anniversario scelto da Roberto Balzani (Sindaco di Forlì), Thomas Casadei (consigliere regionale del Partito Democratico), Maurizio Ridolfi (Università della Tuscia, Viterbo) e Sauro Mattarelli (Presisdente della Fondazione Oriani di Ravenna) per lanciare una raccolta di firme per la salvaguardia delle feste civili del 25 aprile, del 1 maggio e del 2 giugno.

“La soppressione delle feste civili contenuta nelle misure straordinarie di finanza pubblica del Governo di questo agosto -si legge nell’appello- è un colpo molto duro inferto al già precario equilibrio simbolico su cu si regge l’identità della Repubblica.”
“Sul piano politico-istituzionale, lo spostare alla domenica successiva la celebrazione della sconfitta del fascismo, della nascita della Repubblica e di quel lavoro che la Costituzione pone a fondamento dell’Italia costituisce, di fatto, la negazione di quel patriottismo costituzionale e di quella idea di democrazia sociale su cui si è costruita e sviluppata la miglior storia della nostra Repubblica.”

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