Bersani fa “indignare” anche i suoi

Pierluigi Bersani

di Claudio Romiti

Personalmente, soprattutto in questa difficilissima fase economico-finanziaria, non mi sento di fare sconti al governo. Dico e scrivo da anni che sul fronte del contenimento della spesa anche il centro-destra è stato troppo timido, cedendo troppo spesso alla tentazione di gestire il consenso un po’ troppo alla democristiana.

Tuttavia, ascoltando la predica di Bersani alla Camera, in cui esortava l’attuale maggioranza a fare autocritica, ho avuto un moto di indignazione. In un momento nel quale stiamo pagando gli errori accumulati dal partito trasversale della spesa e dell’indebitamento infinito, la lezioncina di buon governo espressa dal segretario dei democratici è apparsa quasi grottesca.

Forse egli pensa che ci siamo dimenticati del suo affannarsi nel salire i molti tetti occupati da tutti quegli oscuri personaggi che, in cambio di non si sa cosa, hanno cercato una platea mediatica per farsi sovvenzionare dal contribuente? Oppure, il buon Bersani ritiene che ci siamo messi alle spalle la vergognosa propaganda del suo partito in favore del mantenimento dei costosissimi monopoli locali in ordine a molti servizi essenziali? E ancora, egli ci considera così smemorati da non ricordare la sua linea per rilanciare l’economia italiana, fatta essenzialmente di maggiori entrate ed aumento della citata spesa corrente? Tutte ricette di stampo keynesiano che, se applicate, avrebbero il “pregio” di portare il sistema Paese ad un immediato collasso.

Per questo, nella sciagura, forse dovremmo reputarci fortunati che Bersani ed i suoi alleati dell’estrema sinistra non siano nella stanza dei bottoni proprio in questo problematico frangente. Tutta gente, quest’ultima, che proprio insieme al segretario del Pd medita di tornare al governo dell’Italia con propositi assai bellicosi sul piano delle spremiture fiscali.
A quel punto la lezioncina di bancarotta la dovranno prendere loro, anche se probabilmente sarà troppo tardi per gli esami di riparazione.

Claudio Romiti

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