No Tav: Lo Stato non è in grado di fermare 50 delinquenti che cercano il morto?

notav11 lug – Volevano colpire poliziotti e carabinieri i No Tav che la scorsa notte hanno attaccato il cantiere di Chiomonte. Razzi, petardi, bombe carta e pietre sono stati lanciati ad altezza d’uomo, contro le forze dell’ordine costrette ad uscire dalle recinzioni. Nessuno è rimasto ferito e i manifestanti sono stati dispersi

Nuove tensioni al cantiere della Torino-Lione di Chiomonte. Poco prima di mezzanotte, una ventina di attivisti del movimento No Tav hanno lanciato razzi e grossi petardi contro le forze dell’ordine dopo avere tentato di danneggiare le recinzioni. Poliziotti e carabinieri sono usciti dal cantiere, dove si stanno svolgendo i lavori propedeutici alla nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità, e hanno disperso i manifestanti sparando alcuni lacrimogeni.

Duro il vice presidente della Commissione Trasporti Stefano Esposito,  contro l’impotenza delle istituzioni. “Lo Stato non è in grado di fermare cinquanta delinquenti che cercano il mortoPotenti bombe carta, bengala sparati ad altezza uomo con mortai contro operai e forze dell’ordine. Per fortuna nessuno si è fatto male. Ma quanto durerà la fortuna?Non possiamo accettare che venga messa a rischio la vita di agenti e lavoratori. E’ necessario mettere al primo posto la vita di chi lavora. Se non ci si riesce, non resta che accettare la sconfitta della legalità e della democrazia.

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