Portogallo si piega alla Troika: un’ora di lavoro in piu’, sale l’età pensionabile

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4 mag – Secondo il primo ministro del Portogallo, Pedro Passos Coelho, non c’è alternativa. «Non è una scelta tra austerità sì o no», – ha spiegato venerdì sera in un messaggio televisivo. «Se non rispettiamo i termini usciamo dall’euro, con conseguenze catastrofiche per tutti». Il suo problema, a due anni dal bailout europeo che ha sostenuto le finanze portoghesi con 78 miliardi di euro (61 già consegnati), era trovare nuove voci di spesa per sostituire quelle che un mese fa la Corte costituzionale di Lisbona aveva bocciato, considerando lesivi dei diritti dei lavoratori i tagli di alcuni sussidi e indennità per pensionati e dipendenti pubblici.

Coelho doveva dunque recuperare 1,3 miliardi, e intende trovarli aumentando di un anno l’età pensionabile, che sale a 66, ma soprattutto chiedendo ai dipendenti pubblici un’ora di lavoro in più al giorno.

Nel “pacchetto” di risparmi concordato con la trojka (Commissione Ue, Bce e Fondo monetario) in cambio degli aiuti sono previste misure per 5 miliardi. Il Governo ora dovrà discutere le novità con opposizione, sindacati e industriali, ma in Parlamento ha una maggioranza che dovrebbe permettergli di andare avanti per questa strada.

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