Monti: “vogliono Mes senza condizioni per fare piĂą debito pubblico”

“Il Mes non è mai stato una creatura malefica in sĂ©, ma nella crisi dell’eurozona è stato utilizzato nei confronti di Paesi, che comunque avevano abbondato in malgoverno, con una serie di errori e durezze eccessive da parte della Ue e del Fmi. E’ il caso della troika per la Grecia”. Lo afferma in un’intervista a ‘La Repubblica’ il senatore a vita ed ex premier Mario Monti.

“Dunque – spiega – è giusto guardare con grande attenzione la questione delle condizionalitĂ . Ma ho l’impressione che qualcuno, chiedendo condizionalitĂ  zero, cerchi in realtĂ  un salvacondotto per poter fare in futuro qualsiasi disavanzo o debito pubblico. E questo il Mes, oserei dire per fortuna, non lo può dare”.

“L’Italia è uno dei Paesi che hanno piĂą interesse a che il Mes esista, sia ben dotato e all’occorrenza possa essere utilizzato con prontezza – dice Monti – Sì, perchĂ© il nostro Paese – se fosse governato ancora a lungo all’insegna delle falsitĂ  e delle illusioni – potrebbe averne bisogno piĂą di altri”.

“Io avrei speso tutta l’energia negoziale italiana, come credo il ministro Gualtieri abbia fatto, per evitare condizionalitĂ  improprie o nascoste – spiega Monti – se questo risultato si confermerĂ , non vedo perchĂ© l’Italia, per timore di fantasmi che turbano i sonni di chi li ha scatenati, debba rifiutarsi a priori di utilizzare il Mes”.

Quanto alla constatazione che comunque Mes e bond significano debiti che prima o poi dovranno essere rimborsati, Monti aggiunge: “Non voglio essere quello che dice sempre che ci vuole una patrimoniale, anche perchĂ©, a differenza di altri che ne parlano, una volta l’ho fatta. Ma l’Italia senza dubbio dovrĂ  arrivare a un momento di veritĂ  in cui affrontare il tema di un debito che sarĂ  cresciuto in modo consistente”.

Da “questo punto di vista – conclude – anche la lotta all’evasione va intensificata. Nel decreto ‘Salva Italia’, a fine 2011 introducemmo la totale trasparenza dei conti bancari per l’autoritĂ  fiscale, ma solo un anno fa lo strumento informatico che permette al Fisco di vedere i conti è stato attivato. Non so se questo ritardo di sette o otto anni fosse proprio necessario”.  ADNKRONOS

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