Open Arms, Salvini: non spettava all’Italia assegnare porto sicuro

L’indicazione del Pos (place of safety – porto sicuro) spettava alla Spagna o a Malta (e non certo all’Italia) e il comandante della nave ha deliberatamente rifiutato il Pos indicato successivamente da Madrid, perdendo tempo prezioso al solo scopo di far sbarcare gli immigrati in Sicilia, come già aveva fatto nel marzo 2018, ricavandone un processo per violenza privata e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Questo il leader della Lega ed ex Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, riporta nella sua memoria depotitata in Giunta per le autorizzazioni del Senato sul caso della nave mercantile battente bandiera spagnola e affittata dalla ong Pro-Activa Open Arms. Domani la Giunta si riunirà e il presidente, Maurizio Gasparri, presenterà la sua proposta.

Salvini nella memoria sottolinea che Open Arms ha chiesto il Pos all’Italia la sera del 2 agosto ma non poteva ricadere sullo Stato italiano l’onere di una risposta di competenza di altri Stati.

Open Arms – secondo l’ex ministro – poteva dirigersi verso altri Paesi che avevano l’obbligo di accoglierla. Per questo motivo Salvini considera paradossale affermare che, per il solo fatto di essere entrata in acque italiane senza aver ottenuto il Pos, possa configurarsi il reato di sequestro di persona nei suoi confronti. (askanews)

.”Oggi viene presentata una mia memoria difensiva in Giunta al Senato per un altro caso di sequestro di persona, secondo l’accusa, stavolta è la nave ong spagnola Open Arms – spiega Salvini -. Dovrei essere processato perchè una nave spagnola che ha raccolto immigrati in acque maltesi e ha chiesto un porto sicuro in Spagna e a Malta, non in Italia che non c’entrava niente. La Spagna ha concesso un porto sicuro a Madrid ma il comandante della ong ha detto di no ed è venuto in Italia e io per aver bloccato quello sbarco devo giustificarmi e rischio un altro processo, altri 15 anni di carcere? Ma vi rendete conto? Per una nave spagnola in acque maltesi”, dice Salvini

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