Commissione contro la cosiddetta “lotta all’odio”: un pericolo per la democrazia

di Magdi Cristiano Allam

Piena solidarietà a Liliana Segre vittima dell’odio anti-ebraico. Ma il Senato strumentalizza la denuncia dell’odio per favorire un Nuovo Ordine Mondiale reprimendo ogni dissenso alla dittatura finanziaria, globalista, eurocratica, immigrazionista, multiculturalista, islamofila, omosessualista

Buongiorno amici. Il Senato ha approvato, con l’astensione della Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, una mozione del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle che istituisce una “Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza”. L’iniziativa del Senato segue la denuncia espressa dalla Senatrice a vita Liliana Segre che ha detto di ricevere “ogni giorno 200 messaggi che incitano all’odio razziale”.
È assolutamente scontata la mia totale solidarietà a Liliana Segre. Ma dico che siamo uno Stato di diritto dove la legge sanziona tutti i reati e tutela tutte le libertà. La legge italiana sanziona “intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza”. Così come tutela la libertà di critica nei confronti di idee, ideologie o religioni senza che ciò si traduca nella discriminazione o criminalizzazione delle persone che fanno riferimento a quelle idee, ideologie o religioni.

In aggiunta, come ricorda il testo della mozione approvata dal Senato, “in Italia esiste un’ampia produzione normativa in materia e importanti iniziative legislative sono state incardinate la scorsa Legislatura e annunciate di recente. Basti ricordare la legge 13 ottobre 1975, n. 654, di recepimento della Convenzione internazionale sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale del 1966 e il decreto-legge 26 aprile 1993, n. 122, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 giugno 1993, n. 205, “decreto Mancino”, che reprime l’incitamento alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. Nel corso della XVII Legislatura è stata approvata invece la legge 16 giugno 2016, n. 115, che recepisce la già ricordata decisione quadro europea 2008/913 GAI, ed attribuisce rilevanza penale alle affermazioni negazioniste della Shoah, ma in genere di tutti gli atti di genocidio e di crimini di guerra e contro l’umanità. L’interruzione della legislatura ha invece impedito l’approvazione definitiva della “legge Fiano”, che colpisce con strumenti aggiornati ogni forma di apologia del fascismo. Sempre nella XVII Legislatura la Camera dei deputati ha istituito una Commissione sui fenomeni di odio, intolleranza, xenofobia e razzismo intitolata alla parlamentare del Regno Unito, Jo Cox, uccisa nel 2016 per motivi di odio e intolleranza. Con l’istituzione della Commissione, composta da parlamentari e non, si intese corrispondere all’invito del Consiglio d’Europa ad una sempre maggiore sensibilizzazione dei Parlamenti nazionali in fatto di conoscenza e contrasto di tutte le forme di intolleranza e razzismo”.

Ebbene, se questa materia è oggetto di interesse delle leggi ordinarie e straordinarie, delle Commissioni per i diritti umani strutturate in seno ai due rami del Parlamento, di una Commissione straordinaria istituita alla Camera dei deputati, c’era veramente bisogno di una nuova Commissione straordinaria nel Senato, composta da venticinque membri, che tra l’altro, potrà “effettuare missioni in Italia o all’estero, in particolare presso Parlamenti stranieri, anche, ove necessario, allo scopo di stabilire intese per il contrasto all’intolleranza, al razzismo e all’antisemitismo, sia nella forma dei crimini d’odio, sia dei fenomeni di hate speech”?

La verità è che questa nuova Commissione più che occuparsi dei “crimini d’odio”, che hanno una oggettiva valenza penale, si occuperà degli “hate speech”, i “discorsi di odio”, che si precisa “sono difficili da definire e suscettibili di applicazioni arbitrarie”, e che “anche se non sempre sono perseguibili sul piano penale, comunque costituiscono un pericolo per la democrazia e la convivenza civile”. La mozione al riguardo dice: “È un fatto che non esiste ancora una definizione normativa di hate speech; tuttavia in base alla raccomandazione n. (97) 20 del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa del 30 ottobre 1997, il termine copre tutte le forme di incitamento o giustificazione dell’odio razziale, xenofobia, antisemitismo, antislamismo, antigitanismo, discriminazione verso minoranze e immigrati sorrette da etnocentrismo o nazionalismo aggressivo”.

Secondo questa logica, anche “antislamismo” e “nazionalismo aggressivo” sarebbero da condannare come un “pericolo per la democrazia”. Che cosa si intende per “antislamismo” e “nazionalismo aggressivo”? Si considera reato la critica all’islam come religione che da 1400 anni ispira una guerra aggressiva finalizzata a sottomettere l’intera umanità, ad Allah che legittima l’odio, la violenza e la morte nei confronti dei non musulmani, a Maometto che nel 627 perpetrò “crimini contro l’umanità” sterminando la tribù ebraica dei Banu Qurayza? Si considera reato rivendicare il riscatto della sovranità dell’Italia come Stato nazionale, il primato del bene degli italiani, la salvaguardia della civiltà italiana?
Giustamente nelle osservazioni critiche espresse dalla Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia è stato sottolineato che nella mozione approvata dal Senato non si fa cenno alla “cristianofobia”, pur essendo i cristiani i più discriminati, perseguitati e massacrati al mondo per il semplice fatto di essere cristiani. Ugualmente la mozione non fa alcun cenno del fatto che i terroristi e gli estremisti islamici sono i principali responsabili della discriminazione, persecuzione e massacri dei cristiani, nonché di gran parte degli attentati contro gli ebrei e le istituzioni ebraiche in Europa e altrove nel mondo.

Cari amici, è fuori discussione la mia totale solidarietà alla Senatrice a vita Liliana Segre. Sono un convinto sostenitore di Israele e amico sincero degli ebrei. Da musulmano nel 2007 ho scritto un libro dal titolo “Viva Israele”. Da ex-musulmano ho pagato e pago di persona per una scelta condannata come un “tradimento”, considerando che l’odio nei confronti degli ebrei e di Israele è legittimato da Allah nel Corano, è stato praticato da Maometto, ed è l’unico collante che unisce gli Stati islamici. Ma io denuncio il fatto che si sta strumentalizzando la denuncia di Liliana Segre per promuovere e attuare una strategia finalizzata a imporre un Nuovo Ordine Mondiale e alla repressione di ogni dissenso nei confronti della dittatura finanziaria, globalista, eurocratica, immigrazionista, multiculturalista, islamofila, omosessualista. Dobbiamo mobilitarci per difendere il nostro inalienabile diritto e dovere di dire la verità in libertà e di poter continuare ad essere pienamente noi stessi dentro casa nostra.

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