Ordigno esploso davanti a sede Lega Treviso, arrestato anarchico

La polizia ha arrestato una della persone che hanno posizionato una bomba presso la sede della Lega a Treviso nel 2018. L’attentatore finito in manette è membro di un movimento anarchico-insurrezionalista. Il provvedimento della Procura distrettuale di Venezia è già stato convalidato dal gip di Brescia, dove è stato eseguito il fermo.

16 agosto 2018 – L’ipotesi è che chi ha piazzato i due ordigni avesse l’intenzione di fare un vero e proprio agguato per chi fosse giunto sul posto. Fonti della Lega, confermate dagli inquirenti, dicono che la prima “bomba cara” trovata esplosa avrebbe dovuto richiamare l’attenzione, mentre la seconda, una pentola a pressione riempita con chiodi e un innesco a tensione, avrebbe potuto esplodere nel momento in cui qualcuno avesse fatto scattare il filo di nylon, sisstemato rasoterra, cui l’ordigno era collegato.

Rivendicazione – A rivendicare l’azione è stata una sedicente cellula anarchica, “Haris Hatzimihelakis /Internazionale” per l’attentato. Si tratta di un volantino pubblicato sul web che, con data 12 agosto 2018, rivendica di aver “attaccato con un ordigno la sede della Lega a Treviso”, e rimanda per questo gesto all’invito “lanciato dai compagni della cellula “Santiago Maldonado”, che hanno proposto di rafforzare gli attacchi alla pace dei rappresentanti e complici del dominio”.  tgcom24.mediaset.it

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