La nave della Ong Mediterranea è arrivata a Lampedusa. Per ora, niente sbarco

E’ arrivata a Lampedusa la nave ‘Mare Jonio’ della Ong Mediterranea Saving Humans, che ha prelevato in acque internazionali, a 42 miglia dalle coste libiche, 49 persone che si trovavano a bordo di un gommone. La nave si è sistemata a sud dell’isola, ma al momento, come conferma all’AdnKronos il capo missione Luca Casarini, da lì “non si possono muovere”, perché c’è il divieto di sbarco.

La Guardia Costiera ha autorizzato un punto di fonda ma, fino a questo momento, non è stato assegnato un punto Pos, cioè un porto sicuro di sbarco. La nave è controllata a vista da una nave della Guardia di Finanza: le Fiamme Gialle hanno vietato alla nave l’ingresso in acque territoriali intimando, via radio, di spegnere i motori. Ma l’imbarcazione ha proseguito fino ad arrivare alla fonda a sud di Lampedusa.

‘Mare Jonio’, come ha reso noto la stessa Ong, ha prelevato i clandestini comunicando ad una motovedetta libica, giunta sul posto a soccorso iniziato, di avere terminato le operazioni. Tra le persone soccorse, 12 si sono dichirati minori. Per un immigrato è stata chiesta l’evacuazione medica: il giovane potrebbe essere affetto da polmonite. (con fonte adnkronos)

“Non c’è stata alcuna tensione con la motovedetta libica, sono arrivati quando il nostro soccorso era già in corso”, dice Casarini,dirigente di “Sinistra italiana” ed ex esponente dei no-global.
“I porti erano e rimangono chiusi”. Così su twitter il ministro dell’interno Matteo Salvini.
Molteni: migranti raccolti vanno riportati in Libia “I 49 migranti sono stati raccolti in acque libiche, il coordinamento in quella zona è libico e quindi vanno riportati in Libia”. Lo ha detto il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, nel corso della trasmissione ‘Quarta Repubblica’ su Rete 4.
Chi soccorre “migranti irregolari” in acque non di responsabilità italiana, senza che Roma abbia coordinato l’intervento ed entra poi in acque territoriali italiane, lede il “buon ordine e la sicurezza dello Stato italiano”. Lo scrive il ministro dell’interno Matteo Salvini in una direttiva inviata in serata ai capi di polizia, carabinieri, guardia di finanza, capitaneria di porto, Marina e Stato Maggiore della difesa invitandoli ad attenersi “scrupolosamente” al provvedimento per prevenire “anche a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica dello Stato italiani, l’ingresso illegale di immigrati sul territorio nazionale”.
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