
Sonora bocciatura della ComunitĂ papa Giovanni XXIII all’ipotesi di riaprire le case chiuse.
“Colpisce la concezione sbagliata di coloro che pensano che il drammatico fenomeno della prostituzione schiavizzata si possa combattere riaprendo le case chiuse. Il business del mercimonio umano, cosĂŹ evidente a chiunque, non si può trasferire nelle casse di uno Stato che rischia di diventare il ‘pappone’ di giovani donne che, per vari motivi, sono costrette a prostituirsi”, scrive don Aldo Buonaiuto, della ComunitĂ Papa Giovanni XXIII fondata da don Benzi, in un editoriale su InTerris.
Dopo le dichiarazioni del vicepremier Matteo Salvini a proposito della possibilitĂ di riaprire le case chiuse in modo da togliere il business alle mafie, don Buonaiuto osserva: “Dietro a ogni essere umano che si prostituisce câè sempre un drammatico stato di bisogno e, nella maggior parte dei casi, una condizione di sfruttamento, assoggettamento, schiavitĂš”. (AdnKronos)
