Il governo britannico pagherà miliardi di euro a Bruxelles per saldare la gran parte del costo del divorzio dall’Ue, che vale 39 miliardi di sterline, anche in caso di mancato accordo. Lo rivela il Telegraph.
Nel corso della commissione governativa che si occupa dell’eventuale no-deal, secondo fonti di Whitehall, i ministri hanno autorizzato un piano di massima che prevede l’emissione di un ordine esecutivo, o Statutory Instrument (strumento statutario), da mettere in campo negli ultimi giorni di negoziato per la Brexit per porre le basi per i futuri pagamenti da inviare a Bruxelles. La decisione cozza con le aspettative dei Brexiteer secondo cui un eventuale mancato accordo avrebbe salvato Londra dal pagamento del pesante conto del divorzio.
Il mese scorso l’Ue ha chiarito che attende che il governo britannico “onori i suoi impegni” da stato membro in caso di no-deal a partire dal pagamento della parte restante dei contributi al bilancio Ue per il 2019, che valgono 7,1 miliardi di euro, entro il 18 aprile. Le fonti di Whitehall citate dal Telegraph sottolineano che la decisione politica di effettuare questi pagamenti è “orribile” ma in pratica accetta il parere del Tesoro secondo cui non siano eludibili almeno per il 2019. Secondo il quotidiano, inoltre, il Tesoro avrebbe avvertito che il mancato pagamento di queste quote potrebbe mettere a rischio il rating del debito sovrano del Regno Unito e la tenuta sui mercati internazionali. (askanews)
