Dal 4 maggio la campagna elettorale per la rivoluzione d’ottobre

Mi chiedo come ci si possa arrogare il diritto di andare a governare, se alle elezioni politiche si è arrivati prima del proprio avversario, ma senza vincere.

di Armando Manocchia

Con la legge elettorale detta “Rosatellum”, la vittoria non va assegnata semplicemente a chi prende piu’ voti degli altri, ma a chi supera una determinata soglia, che però, il 4 marzo, nessuno ha superato. A quel punto, un vero – e non un sedicente –  Presidente della Repubblica, per dimostrarsi super partes e dare un governo al Paese, avrebbe dovuto indire subito nuove elezioni. Purtroppo, così non è stato. Da parte loro, i contendenti non sono stati da meno, cercando di fare le primedonne e vantando un diritto non maturato.

Ora, a due mesi dal voto, la situazione è cambiata notevolmente. Infatti il leader del M5s, un giovane inesperto e impreparato, assurto non si sa come ai vertici del movimento, si raccomanda a Salvini per chiedere insieme nuove elezioni a Mattarella.

Ma chi dice che Matteo Salvini avrebbe il diritto di andare a governare sbaglia. Come sbagliano quelli che vorrebbero offrirgli la possibilità di fare un governo di minoranza. Ma di minoranza cosa? In questo Paese è già difficile andare a votare. E’ ancora più difficile governare con una maggioranza e gli autolesionisti vorrebbero andare al governo con una minoranza?

Non vedo –  perchè non c’è alcun senso – per quale motivo il centrodestra debba andare al governo con una maggioranza raffazzonata (figurarsi con una minoranza!), formata non si sa come – e non oso pensare con chi –  che poi, ogni volta che si dovrà votare qualcosa di importante, sarà costretta a ricorrere all’esercizio della fiducia per timore di essere battuta o sfiduciata.

Infine, il centrodestra e il suo leader hanno tutto da guadagnare nel tornare al voto perchè sono in forte crescita, mentre gli avversari, le marionette della Trilateral, con le quali – ahimé – voleva unirsi (un errore che, nonostante il bene che gli voglio, farò fatica a perdonargli), sono nella piena decrescita felice.

Se valutiamo il risultato elettorale in Friuli Venezia Giulia come un sondaggio, questo ci dimostra che l’avversario di Salvini perde il 10% ogni due mesi. Quindi, se si votasse a giugno (ormai i tempi tecnici ce li siamo giocati) i passeggeri del Britannia perderebbero un altro 10%. Se invece si andrà al voto a ottobre, dei pentastellati non sarà rimasto più nemmeno il simbolo.

Buona campagna elettorale a tutti!

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