Brexit, Toyota e Siemens aprono industrie in Gran Bretagna

LONDRA – Sono passati quasi due anni da quando la maggioranza dei cittadini britannici ha votato per uscire dalla UE ma lungi dall’entrare in recessione l’economia britannica gode di ottima salute e le multinazionali straniere continuano ad investire.

E a tale proposito pochi giorni fa la Toyota ha annunciato che vuole costruire il suo nuovo modello di auto, la Auris, in Gran Bretagna dando un segnale forte che la fuoriuscita dall’Unione Europea non e’ affatto un problema.

Il nuovo modello di auto verra’ costruito nella fabbrica di Burnaston in Derbyshire e i motori verranno fabbricati nella fabbrica di Deeside nel nord del Galles.

La Toyota aveva gia’ investito in passato 240 milioni di sterline a Burnaston e di questi 20 milioni sono stati dati dal governo per incentivare questo investimento e questo decisione dimostra fiducia non solo nell’economia britannica ma anche nella capacita’ dell forza lavoro.

Come e’ facile immaginare questo annuncio, fatto dal presidente Johan van Zyl, e’ stato accolto con grande gioia da politici e lavoratori dimostrando che la paura di una fuga degli investitori causata dalla brexit e’ completamente infondata.

Molti potrebbero pensare che questo annuncio e’ un fatto isolato ma non e’ cosi’. Infatti pochi giorni dopo la Siemens ha dichiarato che intende investire 200 milioni di sterline per costruire una fabbrica di treni nell’est Yorkshire che portera’ alla creazione di 1700 posti di lavoro.

Il segretario ai trasporti Chris Grayling ha commentato questa notizia dicendo che una multinazionale come la Siemens non investirebbe mai tutti questi soldi se non avesse fiducia nell’economia britannica e questo annuncio dimostra che nonostante la brexit la Gran Bretagna rimane un paese molto affidabile.

La Siemens e’ presente da tempo in Gran Bretagna impiegando 13mila persone in 13 siti e adesso con questa nuova fabbrica amplia enormemente la sua presenza.

Queste notizie hanno avuto ampia copertura da parte della stampa britannica ma sono state censurate in Italia perche’ si vuole far credere che con la Brexit la Gran Bretagna sia destinata a finire in recessione.

Ovviamente le cose non stanno cosi’ e noi abbiamo riportato questa notizia perche’ vogliamo che gli italiani sappiano la verita’.  (IL NORD)

 

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