Minori extracomunitari distruggono un albergo e lanciano pietre ai Cc: 4 arresti

 

Attimi di tensione ieri presso l’Hotel Torre Sant’Irene a Briatico, nel vibonese, struttura alberghiera destinata ad ospitare minori extracomunitari non accompagnati: circa una sessantina di ospiti hanno inscenato una protesta che è andata avanti per tutto il giorno. Lo riporta il giornale locale http://www.cn24tv.it

foto cn24tv.it
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Tutto è iniziato all’una del pomeriggio quando uno degli operatori dell’associazione “Monteleone Civile” ha chiamato i Carabinieri segnalando che gli ospiti avevano, senza motivo, iniziato a distruggere la hall e gli arredi dell’albergo. Giunti sul posto i militari hanno trovato una situazione piuttosto tesa: gli extracomunitari, lamentando dei presunti ritardi nei pagamenti che gli spetterebbero, avevano prima distrutto l’entrata della struttura con calci e pietre e poi danneggiato, anche questa prendendola a calci, la navetta utilizzata dall’associazione per gli spostamenti.

Alla vista dei Carabinieri un gruppo di sei cittadini extracomunitari, visibilmente infastiditi e alterati, appoggiati dalla quasi totalità degli ospiti, hanno iniziato ad inveire nei confronti dei militari, spintonandoli più volte e lanciando, a più riprese, delle pietre, impedendo così le operazioni di identificazione.

Mentre si tentava di isolare il gruppo di facinorosi, uno dei carabinieri è stato colpito al volto con uno schiaffo e ad una gamba con un calcio, riportando lesioni guaribili in un paio di giorni. Solo dopo l’intervento del personale della compagnia speciale del Gruppo Operativo “Calabria” di Vibo Valentia, in tenuta antisommossa, la situazione è ritornata alla calma, riuscendo così ad accompagnare i facinorosi presso gli uffici del Comando provinciale dove sono stati dapprima identificati e fotosegnalati e poi accompagnati presso l’ospedale del capoluogo per essere sottoposti ad un accertamento radiografico con lo scopo di accertarne l’età ossea.

Quattro dei sei soggetti, che all’atto dello sbarco avevano dichiarato di essere minorenni, si è scoperto invece, e grazie proprio alla radiografia, che avrebbero avuto invece un’età ossea superiore ai 19 anni. Per loro, Samba Kebe, Sane Seyni, Barro Lamine, tutti di nazionalità senegalese e Aminu Halid, originario del Benin, sono scattate le manette. Dovranno rispondere dei reati di resistenza, lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e false dichiarazioni sulla propria identità personale. Per gli altri due soggetti minorenni, uno dei quali giunto in caserma aveva dato in escandescenza e per questo sottoposto a TSO (Trattamento sanitario obbligatorio), è scattata la denuncia per gli stessi reati. Uno dei responsabili della struttura, aggredito dal gruppo di facinorosi, ha riportato lesioni al torace e al volto guaribili in 5 giorni.

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