A Terni una 12enne è stata colpita davanti alla madre da un coetaneo senegalese perchÊ indossava una collanina con una crocifisso.
Erano diversi giorni che la tormentava per quel crocifisso alla fine ha esternato tutta la rabbia che aveva dentro con un gran pugno alla schiena.
Durissima la reazione dei tanti lettori che hanno appreso la notizia su Imolaoggi.it., arrrivata dopo molte, troppe altre che non lasciano meno indignati.
Andrea Zanelli, referente federale degli studenti padani (Lega Nord) è uno di questi:
Dice: âSono profondamente turbato da quello che avviene sotto gli occhi di tutti, le Istituzioni in primis e la gente poi che restano inermi. Solo nelle ultime ore abbiamo dovuto prendere atto che alcuni ragazzini di un centro della sedicente cultura islamica di Coselice, hanno inveito e insultato i fedeli a una processione della Madonna; Un marocchino che a Udine ha violentato una donna invalida al 100%; Un gruppo di maomettani che alla Biennale di Venezia, ha pregato nella chiesa nonostante il divieto del Comune; Il âprofugoâ che ospitato da una famiglia di Casalecchio ha violentato la loro figlia di 6 anni; E la goccia che ha fatto traboccare il vaso: quanto accaduto a una studentessa Umbra: minacciata da giorni e oggi, picchiata da un suo coetaneo islamico solo perchĂŠ portava al collo una collanina col crocefisso, solo perchĂŠ cristiana!â
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âCredo â continua Andrea Zanelli – che ormai si sia raggiunto il limite della sopportazione.
Oriana Fallaci diceva: “Vi sono momenti nella vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. Un dovere morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre.” Ecco, è arrivata lâora di smettere di tacere, è arrivata l’ora di guardare le cose come stanno di toccare con mano la realtĂ .
Ă arrivata l’ora di prendere provvedimenti nei confronti di chi minaccia la libertĂ religiosa, ma guarda caso sono sempre i cristiani a farne le spese. Bisogna prendere provvedimenti contro chi coltiva lâodio, contro lâintolleranza di chi vuole rimuovere i crocifissi dalle scuole, e specialmente contro la violenza, come di chi “pesta” una ragazzina che ha l’unica colpa di avere un crocifisso al collo. Eâ un ragazzino? Eâ un minore? Ci sono leggi e pene e un Tribunale anche per i minori. Che si applichino, che si attivi.
La CRISTIANOFOBIA â aggiunge Zanelli – che è un fenomeno crescente e prevale tra i giovani immigrati musulmani, è diventata un pericolo reale. Un pericolo da debellare. Il ragazzino (per lâislam purtroppo a 12 anni non si è ragazzini) che ha minacciato e colpito la ragazzina non è altro che la manifestazione iniziale di una insofferenza verso i cristiani e verso gli occidentali, il frutto di un progetto dellâislamizzazione delle nostre terre che parte da lontano e che attraverso la cultura dellâodio e dellâintolleranza viene inculcato, direttamente o indirettamente, volontariamente o involontariamente nelle menti dei giovani.
Quello che questa gentaglia, supportata dal relativismo culturale della sinistra, non sa â dice infine Zanelli – è che lâidentitĂ di un popolo si fonda con il proprio credere, con la propria religione. E il fondamento dellâItalia laica o no, dellâEuropa, laica o no, e dellââOccidente laico o no, sono state plasmate dal cristianesimo. Tutto ciò che ci circonda, che vediamo, che sentiamo, che respiriamo, che vi piaccia o no è cristiano.

