La band orgiastica delle Pussy Riot: “No a Putin nel G20”

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1 SET – “Una persona come Vladimir Putin non ha posto nel G20”. Ne sono convinte Nadezhda Tolokonnicova e Maria Alyokhina, della band orgiastica russa delle Pussy Riot (vedi foto), a Sydney per partecipare al Festival delle idee pericolose.

Le protagoniste dell’orgia al museo di Mosca (una di loro era incinta di 9 mesi) hanno esortato il governo australiano a ritirare al presidente russo l’invito a partecipare al vertice il 15 e 16 novembre 2014 a Brisbane. Ma il premier Tony Abbott ha osservato che questa “non è una decisione che l’Australia può prendere unilateralmente”.

Femministe Femen in topless segano una croce a sostegno delle Pussy Riot

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Il gruppo Pussy Riot, celebre per aver cantato la preghiera punk “Madre di Dio, porta via Putin’ presso l’altare della Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, è stato candidato per il Premio Kandinsky, che viene assegnato per meriti nel campo dell’arte contemporanea. Quale sia l’arte  non è dato sapere…

A marzo tre componenti del gruppo sono state arrestate con l’accusa di vandalismo e ad aprile 2012 Amnesty International (chi se no?) ha considerato le ragazze “prigioniere di coscienza”.

Dove potevano approdare questi soggetti? Ovviamente sono state ricevute con tutti gli onori al Parlamento UE che le ha anche candidate al Premio Sakharov, offendendone la memoria

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