Russia: terrorismo islamico a Volgograd, donna kamikaze fa 18 morti

Volgograd

29 dic – Un attentato innescato da una kamikaze-donna è la causa dell’esplosione nella stazione ferroviaria di Volgograd nel sud della Russia, vicino al confine con il Caucaso. Lo hanno riferito fonti del comitato investigativo. Almeno 18 i morti. E più di 40 i feriti.

L’esplosione è avvenuta alle 12.45 ora locale (le 9:45 in Italia) secondo quanto ha comunicato all’Itar-tass una portavoce del ministero regionale dell’Interno, secondo la quale l’attentato è stato compiuto nella zona dei metal detector posta all’entrata della principale stazione ferroviaria della città. L’attentato è stato condotta da una donna, sembra morta nell’esplosione.
Due mesi fa un kamikaze originario del Daghestan aveva ucciso sei persone facendosi saltare in aria in un autobus pieno di studenti a Volgograd. La città, di circa un milione di abitanti, si trova nelle vicinanze del Caucaso russo, una zona politicamente instabile, e a 690 chilometri da Sochi, dove sono in programma le olimpiadi invernali del prossimo anno.

TIMORI PER LE OLIMPIADI – E appunto: se si confermasse la matrice del separatismo islamico, questo rafforzerebbe i timori di attentati anche a Sochi, che si prepara a ospitare le Olimpiadi invernali del 2014. Mancano appena sei settimane all’inizio della kermesse. Qui tutte le province musulmane sono piagate da una violenza istigata dall’insurrezione islamista. Il leader della rivolta, Doku Umarov, un «signore della guerra» ceceno, in un video diffuso nel luglio scorso, ha esortato i militanti a utilizzare «la massima forza» affinchè il presidente Vladimir Putin non possa giovarsi della ribalta offerta dalle Olimpiadi Invernali.

PUTIN: «RAFFORZARE SICUREZZA» – Il presidente russo, Vladimir Putin, ha ordinato di rafforzare le misure di sicurezza e garantire ogni tipo di assistenza alle decine di feriti, trasportandoli -se necessario – a Mosca. Volgograd era stata insanguinata da un altro attentato il 21 ottobre scorso, quando una donna-kamikaze collegata agli islamisti che combattono le truppe federale russe nel Caucaso del Nord, si era fatta esplodere a bordo di un autobus, uccidendo 7 persone.

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