Secondo l’Unicef, quasi 594 milioni di persone – la meta’ della popolazione – fa i propri bisogni all’aperto. Secondo uno studio realizzato nel 2012 dalla Banca mondiale, la mancanza di bagni e i problemi sanitari connessi costano all’India 54 miliardi di dollari l’anno per la cura delle malattie e la bassa produttivita’.
Ispettori sanitari del governo indiano controlleranno quindi “porta a porta” l’uso dei bagni da parte della popolazione, nell’ambito di una campagna per l’igiene voluta dal primo ministro Narendra Modi. Da ottobre, le autorita’ hanno fornito 503.142 latrine, ma molte di queste vengono utilizzate come ripostigli, poiche’ molti indiani che vivono nelle zone rurali preferiscono fare i propri bisogni all’aperto e considerano i bagni anti-igienici.
Il governo ha annunciato in un comunicato che ispettori sanitari andranno porta a porta per “controllare e verificare l’uso delle toilettes” con smartphone, tablet e iPad e caricheranno i risultati “in tempo reale” su un sito Internet.
“Prima il monitoraggio era condotto solo sulla costruzione dei bagni, ma ora sara’ accertato l’uso delle toilettes”, ha riferito il governo.
Modi aveva annunciato la sua campagna di igiene ad agosto, promettendo di fornire un bagno in ogni casa entro il 2019.