Isis, Bergoglio: giusto fermare l’aggressore, ma non con le armi

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28 nov. – “Bandire ogni forma di fondamentalismo e di terrorismo, che umilia gravemente la dignita’ di tutti gli uomini e strumentalizza la religione“. Lo ha chiesto Papa Francesco nel discorso all’autorita’ della Turchia. Secondo il Pontefice, “occorre contrapporre al fanatismo e al fondamentalismo, alle fobie irrazionali che incoraggiano incomprensioni e discriminazioni, la solidarieta’ di tutti i credenti, che abbia come pilastri il rispetto della vita umana, della liberta’ religiosa, che e’ liberta’ del culto e liberta’ di vivere secondo l’etica religiosa, lo sforzo di garantire a tutti il necessario per una vita dignitosa, e la cura dell’ambiente naturale”.

Davanti a quanto sta accadendo in Medio Oriente ad opera del cosiddetto Stato Islamico il Papa ha ripetuto che “e’ lecito fermare l’aggressore ingiusto, sempre pero’ nel rispetto del diritto internazionale”, ma ha voluto anche “ricordare che non si puo’ affidare la risoluzione del problema alla sola risposta militare”.

Per Francesco, “e’ necessario un forte impegno comune, basato sulla fiducia reciproca, che renda possibile una pace duratura e consenta di destinare finalmente le risorse non agli armamenti, ma alle vere lotte degne dell’uomo: contro la fame e le malattie, per lo sviluppo sostenibile e la salvaguardia del creato, in soccorso di tante forme di poverta’ e marginalita’ che non mancano nemmeno nel mondo moderno”.