6 dic – La terza sezione penale della Corte d’appello di Milano ha assolto dal reato d’aggiotaggio «perchĂ© il fatto non sussiste» l’ex governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio e le altre 12 persone coinvolte nel tentativo di scalata alla Bnl di Unipol del 2005. La Corte ha revocato inoltre le sanzioni pecuniarie a Unipol, Hopa e Bper. Oltre a Fazio gli imputati sono gli ex vertici di Unipol, Giovanni Consorte e Ivano Sacchetti, e l’ad Carlo Cimbri, gli immobiliaristi Danilo Coppola, Stefano Ricucci e Giuseppe Statuto, l’ex eurodeputato del Pdl Vito Bonsignore ed Emilio Gnutti di Hopa, il banchiere Bruno Leoni e il costruttore Gaetano Caltagirone oltre ai fratelli Ettore e Tiberio Lonati.
LE MOTIVAZIONI – «E’ una battaglia processuale coronata dal successo», ha commentato l’avvocato di Fazio, Roberto Borgogno, aggiungendo che l’allora governatore di Bankitalia si dimise «in forza del suo senso delle istituzioni». I giudici hanno detto che ci sarĂ Â tempo fino al 31 gennaio prossimo per il deposito delle motivazioni. Lo scorso 30 ottobre il pg Felice Isnardi aveva chiesto la prescrizione per tutti gli imputati e che Unipol venisse condannata a una sanzione da 720 mila euro per aver violato la legge 231 del 2001 sulle responsabilitĂ Â aziendali. Nella requisitoria, Isnardi aveva sostenuto che Fazio fosse responsabile per aver ostacolato la scalata della banca spagnola Bbva a Bnl, oggi gruppo Bnp Paribas, ma di non poterne chiedere la condanna perchĂ© il reato è andato in prescrizione.
La prescrizione dei reati di cui sono accusati gli imputati è infatti scattata lo scorso 19 dicembre. Il 7 dicembre 2012 la Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza di assoluzione di Fazio e di altre 10 persone decisa dalla corte d’appello di Milano nel maggio 2012 per la tentata scalata. La Suprema corte aveva invece confermato la condanna di Sacchetti e Consorte per ostacolo all’autorità di vigilanza (Consob). Il secondo è stato condannato anche per insider trading.
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