Firenze: degrado intorno al Centro islamico, l’imam chiede pure la moschea

firenzeFirenze, 31 agosto 2013 – Sono esasperati i residenti di Borgo Allegri, che protestano per il degrado che prolifera attorno al centro culturale islamico. Il luogo di preghiera esiste dal 2007 ed è situato all’interno di un fondo, un ex magazzino, non molto spazioso e stretto dalle case circostanti. La comunità musulmana, nel corso degli anni, è aumentata di numero (conta oggi oltre 30mila fedeli in provincia di Firenze) e parallelamente è peggiorata la situazione nella zona: risse, rumori notturni, gente che mangia sul marciapede o si lava nella fontana del giardino antistante il luogo di preghiera, episodi di illegalità.

«Il nodo della questione è che non c’è più una legalità in questa piazza: tutti fanno quello che vogliono. I fedeli che vengono al centro islamico pregano in condizioni pazzesche, sdraiati sui tappeti in mezzo alla strada, mangiano sui marciapedi, dove si somministrano a pagamento e senza alcun controllo cibi e bevande. Pregano anche alle quattro di notte, utilizzando spesso dei megafoni, tanto che non si riesce più a dormire».

«Anche i musulmani hanno il diritto di pregare, ma è giusto che possano farlo in un luogo che sia sicuro e dignitoso». Ci vuole una moschea, chiede l’Imam di Firenze, Elzir Izzedin. Sul tema si dibatte da tempo: se farla ed eventualmente dove. Come luoghi, nel corso degli anni, sono stati individuati Castello, Firenze sud, viale Nenni nel quartiere 4. E’ stato realizzato anche un percorso partecipativo, finanziato dalla Regione Toscana con 75mila euro, che ha individuato come soluzioni apprezzabili l’ex aula bunker di viale Paolieri e l’area di stoccaggio del parco dell’Anconella, seguiti dall’area ex Campolmi all’Isolotto e dall’ex Panificio militare di via Mariti.

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