9 giu – Questo è quello che capita quotidianamente nei sobborghi parigini o in altri sobborghi europei dove a comandare sono gli immigrati (clandestini e non). A farne le spese sono spesso le donne.
Provocano, inseguono, rubano. Se la prendono con i più deboli, con le persone sole o con le donne. Ti fermano per strada, ti toccano, vogliono il tuo numero. E poi se non dai le dovute attenzioni a questi energumeni ricevi calci e pugni. Ti sfregiano. “Voi donne bianche appartenete a noi” grida l’immigrato a favore di telecamera. Questo pochi istanti dopo che i suoi amici avevano preso a calci e pugni una ragazza bianca (si può dire bianca o anche questo è razzismo?) colpevole solo di passare nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Capita purtroppo anche nelle nostre città e paesi. Provate a parlare con le ragazze che girano per Chiasso. Chiedete se si sentono sicure. Alcune cominciano a portare lo spray al pepe, altre viaggiano solo in gruppo ed evitano di spostarsi di notte. Per fortuna non siamo ancora ai livelli delle banlieu parigine, ma poco ci manca.
Aspettiamo la presa di posizione della LEGA musulmana, di Amnesty internazional, della Kyenge, di Roic, Stojanovic e di tutti gli altri moralizzatori…
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