
16 magg – Il tribunale per i minorenni di Milano ha concesso le “attenuanti generiche” a Remi Nikolic, il giovane rom che a bordo di un suv travolse e uccise l’agente di polizia locale Niccolò Savarino, anche sulla base del “contesto di vita familiare” nel quale “è cresciuto, caratterizzato dalla commissione di illeciti da parte degli adulti di riferimento” e dalla “totale assenza di scolarizzazione”. Lo scrivono i giudici nella sentenza con cui a marzo hanno condannato il ragazzo a 15 anni di carcere. Il pm aveva chiesto per lui 26 anni, senza il riconoscimento delle attenuanti.
Il collegio del tribunale per i minorenni (presidente Daniela Guarnieri), nelle motivazioni appena depositate, spiega di aver riconosciuto al giovane le attenuanti per “i precedenti penali non particolarmente rilevanti (un tentato furto in abitazione e una guida senza patente), il contesto di vita familiare nel quale Nikolic è cresciuto, caratterizzato dalla commissione di illeciti da parte degli adulti di riferimento, sostanziale totale assenza di scolarizzazione, l’intensità e la tipologia del dolo (nel caso di specie sia d’impeto, atteso il breve spatium deliberandi e la natura di dolo eventuale)”. I giudici, però, chiariscono anche che le attenuanti generiche non possono essere concesse “nella loro massima estensione” a causa della “freddezza mostrata immediatamente dopo aver comesso il reato, la fuga, le reticenze e le mendacità”. repubblica