Labubu vietati nel Sud della Libia: “Violano la morale islamica”

Labubu

La moda dei Labubu non piace in Libia. La direzione per la Sicurezza di Sabha, importante centro del sud del Paese, ha sequestrato e distrutto un numero imprecisato dei popolari pupazzi prodotti dal colosso cinese di giocattoli Pop Mart, ritenendoli un fenomeno commerciale “negativo” e in contrasto con i valori sociali e religiosi del Paese.

La “retata” avvenuta in diversi negozi è stata accompagnata da un avvertimento ai commercianti a non vendere né importare i pupazzi, con l’annuncio di azioni legali in caso di violazioni. Le autorità hanno quindi vietato la commercializzazione dei Labubu in città, definendola una “tendenza negativa” che “viola la morale sociale e islamica”. Al momento, non risultano provvedimenti di carattere nazionale.

Cosa sono i Labubu

I Labubu sono bambole da collezione create dall’illustratore di Hong Kong Kasing Lung. Questi pupazzi fanno parte di una serie più ampia chiamata “The Monsters” e sono diventati molto popolari grazie alla loro distribuzione tramite blind box, ossia scatole a sorpresa. La Labubu-mania è tuttavia scoppiata dopo che una cantante del gruppo K-Pop Blackpink si è fatta fotografare con uno di questi pupazzi attaccati alla borsa. Da lì a pochi mesi, in tutto il mondo, si sono formate lunghe code davanti ai negozi che le vendono per cercare di accaparrarsene una. tgcom24.mediaset.it

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