Bus caduto nel Po, autopsia conferma malore dell’autista: aneurisma fulminante

Torino, bus turistico cade nel fiume Po

È stato il malore la causa principale dell’incidente, un aneurisma fulminante scatenato dalla rottura multipla dell’aorta

Erano le 17.33 del 26 marzo scorso: il pullman guidato dall’autista Nicola Di Carlo, 64enne, precipita improvvisamente nel fiume Po, sotto gli occhi di decine di persone che, quel mercoledì, si trovavano nella centralissima piazza Vittorio, a Torino. Una tragedia immortalata con video e cellulari e che aveva richiesto l’immediato intervento di tutte le forze dell’ordine. A bordo del pullman, in quel momento, c’era solamente l’autista, l’unica vittima.

Appena una settimana dopo l’incidente, i primi esisti autoptici che confermavano quella che, fin da subito, è sembrata essere l’unica possibile causa dell’incidente: un malore improvviso. Adesso un ulteriore tassello, un referto che a quella prima autopsia aggiunge dettagli.

L’esito dell’autopsia: aneurisma fulminante

Il responso, come riporta La Stampa, arriva per mano di Lucia Tattoli, medico legale che ha messo a punto l’autopsia sul corpo del 64enne Di Carlo. È stato il malore la causa principale dell’incidente, un aneurisma fulminante scatenato dalla rottura multipla dell’aorta. Lo shock emorragico è stato istantaneo e questo referto arriva a spiegare tutto, compreso il perché di quell’improvvisa e inspiegabile manovra che ha poi provocato la caduta nel pullman nel fiume. Una frazione di secondo e un malore che non avrebbe concesso all’autista di avere il tempo per inserire il freno a mano. Aperta un’inchiesta per omicidio colposo proprio per chiarire cosa potesse essere accaduto in quei pochi minuti in piazza Vittorio, è molto probabile che ora, con l’esito dell’autopsia, tutto venga archiviato.
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