Adescato attraverso un’app per incontri. Invitato in un appartamento. E costretto a rimanervi per molte ore, mentre lo rapinavano
È successo sabato notte a Milano. La vittima è un ragazzo di 29 anni che, alle 6 di mattina, ha fermato una pattuglia della polizia locale in transito, chiedendo aiuto e raccontando quanto gli era accaduto. Portato al Fatebenefratelli in codice verde, ha proseguito il suo racconto, spiegando di essere stato invitato in un appartamento in città dopo un contatto attraverso l’app per incontri: e, appena entrato, due uomini lo hanno derubato dell’Iphone e dell’Apple Watch.
Gli sono stati chiesti dei soldi e gli è stato ordinato di ‘resettare’ i dispositivi, poi è stato picchiato e minacciato. In particolare, i due aguzzini hanno scattato una foto al suo documento, dicendogli che lo sarebbero andati a prendere se avesse sporto denuncia.
Arrestato uno dei due
Raccolte le informazioni, il nucleo reati predatori della polizia locale si è messo al lavoro e, a metà mattina, gli agenti hanno fermato un uomo di 34 anni, riconosciuto dalla vittima come uno dei due aguzzini. Portato in ufficio arresti, nella memoria del suo telefono gli è stata effettivamente trovata la fotografia del documento del 29enne. Gli agenti hanno quindi perquisito il suo appartamento, dove hanno ritrovato l’Apple Watch e un foglietto, sottoscritto dalla vittima, dove sotto minaccia aveva scritto di avere spontaneamente consegnato i beni.
Droga dello stupro in casa
Non è tutto, perché nell’appartamento c’erano anche 16 grammi di sostanza stupefacente che, a una prima analisi, risulta essere la ‘droga dello stupro’. Da quel quantitativo si potrebbero ricavare più di 1.000 dosi. Il 34enne è stato portato a San Vittore: risponde di rapina e spaccio di droga. Intanto proseguono le ricerche per trovare il complice.
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