Lodi, 21enne straniero ucciso nel campo di mais “da anni base dello spaccio”

carabinieri bosco

Il ragazzo aveva precedenti penali per reati legati a sostanze stupefacenti: l’omicidio potrebbe essere nato per una faida sul controllo dello spaccio

PIEVE FISSIRAGA (Lodi) “Sono anni che, in questi campi dove è stato trovato il 21enne morto ammazzato tra Pieve Fissiraga, Villanova del Sillaro e Massalengo, registriamo, a tratti anche in maniera diffusa e pesante, il fenomeno dello spaccio di stupefacenti. E ora ci ritroviamo anche il morto”.

Il sindaco di Pieve Fissiraga Domenico Pedote è amareggiato ma non sembra troppo sorpreso del ritrovamento del cadavere del 21enne marocchino Mohamed Kaoukeb Raji, rinvenuto sabato pomeriggio attorno alle 17.30 in mezzo al mais in una zona di campagna a pochi passi dall’A1, ucciso da una fucilata al petto.

Proprio per contrastare lo spaccio, il sindaco aveva dotato il comando di polizia locale di un drone, per cercare di pizzicare i pusher nei campi. Il 21enne, originario di Avezzano, era di fatto un senza fissa dimora e in passato aveva fatto tappa pure tra Novara e Varese. Negli ultimi tempi gravitava nel Lodigiano con un amico, ma erano giorni che non dava più notizie di sé, nemmeno alla madre con cui aveva mantenuto i contatti.

Le sue ricerche erano partite proprio perché la mamma aveva ricevuto la chiamata dell’amico, convinto che fosse accaduto qualcosa al figlio. La donna, preoccupata, aveva attivato i parenti ad Avezzano che, partiti per il Lodigiano, sabato avevano presentato denuncia di scomparsa. Sono così iniziate le ricerche dei carabinieri, che sabato pomeriggio hanno trovato il corpo del ragazzo nei campi. Il cadavere si trovava tra un corso d’acqua e l’inizio di una piantagione di mais e, secondo quanto appreso, era in stato di decomposizione, accelerata dal caldo.

I carabinieri hanno avviato le indagini coordinate dal pm di turno Martina Parisi e stanno cercando di ricostruire la vicenda mettendo insieme tanti piccoli pezzi del puzzle: hanno subito interrogato, come persone informate sui fatti, i due parenti arrivati nel Lodigiano e l’amico che avrebbe dato l’allarme, ma si sta cercando di capire quale possa essere stato il movente dell’omicidio.

Il 21enne è stato attirato in trappola nella zona in mezzo alla campagna, nota come market a cielo aperto di sostanze stupefacenti, oppure è stato ammazzato altrove e poi abbandonato in quel punto. I carabinieri tendono a escludere che il cadavere sia stato scaricato dopo essere stato freddato da un colpo di fucile.

L’autopsia nei prossimi giorni potrebbe chiarire la dinamica e l’ora del delitto, anche se ieri, da una prima ispezione cadaverica, era già emersa l’ipotesi che Mohamed fosse stato colpito a morte tra giovedì sera e venerdì mattina. Il ragazzo aveva precedenti penali per reati legati a sostanze stupefacenti: l’omicidio potrebbe essere nato all’interno di una faida per il controllo dello spaccio o per uno sgarro.
https://www.ilgiorno.it – foto archivio

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