Città più pericolose d’Italia: le prime 4 sono tutte a guida Pd

sindaci Pd

Le quattro città più insicure d’Italia sono guidate da sindaci Pd: un primato poco invidiabile che conferma che con la sinistra al governo, l’insicurezza è certa

di Carlo Marini – Classifica delle città più pericolose: sul podio Roma, Milano, Torino, Napoli. E’ quanto emerge dal 1° Rapporto Univ – Censis “La sicurezza fuori casa” presentato oggi a Roma.
Tra le città, Roma guida la classifica delle province e città metropolitane con 271.033 reati denunciati, in generale, nel 2024, l’11,3% del totale Italia. Mentre in tutta l’area, in cinque anni, si registra un incremento del 23,2% di reati commessi.
Aumentano in particolare: le rapine in pubblica via, che nel 2024 sono state 2.014, +51,3% rispetto al 2019 e i borseggi, che sono stati 33.455, + 68%. A seguire, al secondo posto per reati denunciati nel 2024, ci sono Milano con 226.230, Napoli, con 132.809 e Torino, con 128.919. Se si considera, invece, l’incidenza dei reati sulla popolazione, la provincia che presenta il valore più alto, comunque, è il capoluogo lombardo, dove nel 2024 si sono consumati 69,7 reati ogni mille abitanti, mentre il territorio dove i reati sono cresciuti di più nell’ultimo anno è Monza Brianza (+ 12,4% dal 2023 al 2024).

Dove amministra la sinistra regna l’insicurezza

Se si considera l’incidenza dei reati sulla popolazione, la provincia che presenta il valore più alto è Milano, dove nel 2024 si sono consumati 69,7 reati ogni 1.000 abitanti. Al secondo posto si trova Firenze con 65,3 reati denunciati e al terzo Roma, con 64,1 crimini sulla stessa quota di popolazione. Seguono Bologna (60,9 per 1.000 abitanti) e, a breve distanza, la provincia di Rimini con 60,3 reati ogni 1.000 abitanti. Il territorio dove i reati sono cresciuti di più nell’ultimo anno è Monza Brianza (+ 12,4% dal 2023 al 2024). I reati commessi nell’area metropolitana di Roma negli ultimi cinque anni sono cresciuti del 23,2%. Aumentano, in particolare, due reati che destano grande allarme sociale: le rapine in pubblica via, che nel 2024 sono state 2.014, in aumento del 51,3% rispetto al 2019 e i borseggi, che sono stati 33.455, cresciuti del 68,0%.

A Bologna 6 rapinatori su 10 sono stranieri

«I dati del Viminale ci dicono che nel 2024 a Bologna, città amministrata dalla sinistra, il 47% degli arrestati o denunciati è straniero. Una percentuale che schizza oltre il 60% per furti e rapine, e al 70% per droga. Numeri allarmanti, ma che non sorprendono: chi da anni predica apertura senza regole, e si ritrova ora con città insicure e cittadini impauriti. E mentre i numeri parlano, la sinistra tace». Così Laura Cavandoli, deputata della Lega.

«Anche a Parma la situazione è preoccupante: i quotidiani locali ci restituiscono ogni giorno un vero e proprio bollettino di guerra fatto di furti, rapine, aggressioni e pestaggi, troppo spesso ad opera di giovanissimi. Un’escalation che viene sistematicamente sottovalutata da un’amministrazione che ha scelto di occuparsi più di narrazioni rassicuranti che di sicurezza reale».

Firenze: da Nardella a Furnaro il risultato non cambia

I dati che emergono dal 1° Rapporto Univ-Censis «La sicurezza fuori casa» sono drammatici, noi denunciamo l’emergenza sicurezza a Firenze da anni, inascoltati. «Alla sinistra questi temi non interessano, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti, non è evidentemente un caso che le tre città sul podio abbiano sindaci di sinistra», afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.

«I numeri certificano che in questa città la sicurezza non c’è – prosegue l’esponente azzurro – cittadini e negozianti sono abbandonati a loro stessi. Il piano per la sicurezza annunciato dal sindaco Funaro (e prima di lei annunciato dal suo predecessore Nardella ogni volta che la criminalità colpiva in modo più cruento) è un bluff, uno specchietto per le allodole. Che al Pd la sicurezza non interessi è evidente non solo da come hanno ridotto Firenze, ma dalla guerra che i suoi esponenti hanno fatto al ddl Sicurezza del Governo».

Torino, Lo Russo nega l’evidenza e fa scaricabarile

«Non stupiscono i dati Censis, che vedono Torino nella classifica tra le città più insicure d’Italia e in costante peggioramento. Basta parlare con i cittadini e vivere la città per capire che il problema c’è ed è sempre più grave. Credo che il sindaco Lo Russo debba fare i conti con la realtà, senza continuare a difendere l’indifendibile. Così la senatrice di Fratelli d’Italia, Paola Ambrogio. «Come governo – aggiunge – stiamo facendo tutto il possibile, con nuove assunzioni tra le forze dell’ordine, le zone rosse, il daspo urbano, il rinnovo del contratto del comparto, l’operazione Strade Sicure e lo sblocco del turnover per gli enti locali. Lo Russo inizi a fare qualcosa di concreto ed eviti il solito scaricabarile».
www.secoloditalia.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *