MILANO, 07 DIC – La scelta di premiare con la Grande Medaglia d’oro l’Ispi, Istituto per gli studi di politica internazionale, “è la risposta di una città , di una Milano, che non vuole arrendersi alla banalità del mainstream che non rinuncia a reinventarsi”. Lo ha evidenziato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel suo discorso in occasione del conferimento degli Ambrogini d’oro.
Milano “vuole continuare a fare della conoscenza il motore della sua evoluzione, della sua identità , della sua ferma determinazione a essere centro di elaborazione di un mondo nuovo – ha aggiunto -. Noi vogliamo continuare ad essere una città aperta e accogliente, non solo delle vite di chi bussa alle nostre porte, bensì delle idee, dell’innovazione”. Il premio degli Ambrogini d’oro “è la risposta quindi di Milano a chi non studia e a chi invece vive di slogan, di invettive – ha spiegato Sala -, senza rendersi conto mai della responsabilità di dare qualche risposta di visione e di concretezza alla nostra fame di comunità , dobbiamo continuare ad avere una grande fame di comunità ”.
“La nostra amata città ha veramente tutto per rispondere a questa sfida, come la storia dell’Ispi dimostra, abbiamo le università , le imprese e il terzo settore – ha detto -. Il mio è un semplice appello e anche uno sprone a superare le banalità e le divisioni, a studiare insieme per il domani, cerchiamo di vivere da staffette del nuovo mondo, come fece Sandra Gilardelli (ex staffetta partigiana oggi 99enne, ndr) che non a caso premiamo oggi”.
“Non arrendiamoci all’opinione ormai comune che non si distingue più tra il vero e il falso, non è così, continuiamo a credere nella forza della cultura e della conoscenza – ha concluso il sindaco – e non dovremo più abbassare gli occhi per le domande dei nostri figli”. (ANSA). .

