“Ci siamo arroccati, siamo diventati una casta, di cui facevo parte anche io e la politica ne faceva parte. Il mio racconto non delegittima la magistratura, è per i magistrati”. Così Luca Palamara intervenendo a ‘Non è l’Arena’ su La7. “Fino a quando non ci sarĂ una decisione definitiva io sono ancora un magistrato”, aggiunge.
“In tanti nella magistratura mi hanno chiesto di raccontare la veritĂ , spiegare come funziona il sistema. La piĂą grande soddisfazione è stata sentirmi dire da un magistrato che il mio libro dice la veritĂ . Io mi sono messo a disposizione delle varie autoritĂ giudiziarie e sono disponibile a reiterare le mie affermazioni davanti alla I Commissione del Csm per un confronto” afferma Palamara.
Scandalo procure – Di Matteo non era assolutamente controllabile
Poi si sofferma anche sulla mancata nomina di Nino Di Matteo a capo del Dap. “E’ il sistema che lo ha fatto fuori, Di Matteo non era assolutamente controllabile. In quel periodo si discuteva sui posti apicali al ministero, all’interno della magistratura c’è un problema di gelosie”. Lo stesso ‘sistema’, aggiunge Palamara, “non poteva permettersi Gratteri ministro della Giustizia”.
Scandalo procure, SALVINI – “E’ necessario sorteggiare per evitare che le correnti si spartiscano i posti del Csm”. Questa una delle ‘ricette’ per riformare la giustizia italiana proposte da Matteo Salvini, in collegamento con ‘Non è l’Arena’. Palamara dice: “La riforma piĂą temuta era proprio il sorteggio, avrebbe scardinato il sistema delle correnti’. “Io mi auguro che ci sia qualche procura che su quanto ha scritto Palamara nel suo libro apra dei fascicoli, perchĂ© ci sono segnati dei reati”, aggiunge Salvini.
Quanto alla mancata nomina al Dap di Nino Di Matteo, “o mente Di Matteo o mente Bonafede. se mente il ministro della Giustizia è indegno che rimanga al suo posto”, scandisce il leader della Lega. Che riferendosi allo stesso Palamara osserva: “Non vorrei che fosse usato come capro espiatorio da colleghi che hanno fatto di peggio”. (adnkronos)

