di Davide Bartoccini – – Un segnale di âmaydayâ, una petroliera caduta nelle mani di un gruppo di clandestini, e lâarrivo dei commando che si cala dagli elicotteri con le funi, riprendendo il controllo della nave. Ă accaduto la scorsa notte nelle acque della Manica, di fronte allâisola di Wight, quello che molti ricorderanno come paradiso dei figli dei fiori.
Momenti di paura che ricordano negli spazi e nelle contromisure adottate il film Capitan Philliphs, anche se non ci troviamo al largo del Corno dâAfrica, ma di fronte Southampton, quando su di una petroliera in arrivo dalla Nigeria, la Andromeda, vengono scoperti sette clandestini a bordo. La reazione è tuttâaltro che pacifica. I clandestini minacciano violenze nei confronti dei membri dellâequipaggio e del capitano, che dopo aver zigzagato a lungo sulla sua rotta, ordina di barricarsi nella plancia di comando â appositamente progettata per essere chiusa ermeticamente nel caso di attacchi terroristici o dei pirati -, lancia il segnale dâallarme, e avverte autoritĂ britanniche, che inviano sul posto una motovedetta della Guardia Costiera e alcuni elicotteri della polizia. La petroliera, che batte bandiera libica, è evidentemente oggetto di un tentativo di dirottamento. Dopo alcune perplessitĂ in ambito diplomatico e governativo, Londra decide comunque di intervenire e affida questo compito delicato agli âspecialistiâ: gli incursori dello Special Boat Service (SBS), i cugini âacquaticiâ dellâunitĂ dâĂŠlite tra le piĂš addestrate e temute al mondo, lo Special Air Service (SAS).
Il capitano dellâAndromeda, asserragliato nella plancia, fornisce ogni informazione in suo possesso alle autoritĂ , che giĂ nel pomeriggio hanno alzato un perimetro invalicabili intorno alla nave per evitare che nessunâaltra imbarcazione si avvicini. Ciò che accadrĂ dopo sarĂ unâincursione da manuale. Con il favore dellâoscuritĂ , una formazione di elicotteri della Royal Navy, composta da Merlin e Wildcat , si avvicina allâobiettivo. Mentre gli elicotteri armati volano in circolo, per fornire copertura, arriva la âluce verdeâ per gli incursori che si calano dalle funi sul ponte mentre lâelicottero che li trasporta è in âin hoveringâ, il volo stazionario.
Sedici commando dello Special Boat Service abbordano la nave â una squadra arriva da mare, attraverso piccoli battelli pneumatici e risalendo la murata â e in pochi minuti irrompono sottocoperta Gli uomini dâĂŠlite ispezionano ogni angolo per evitare agguati â le grandi imbarcazioni sono un ambiente estremamente ostile a causa della miriade di corridoi, stive e scompartimenti â e raggiungono i dirottatori, che si arrendono senza opporre resistenza. Riprendendo il controllo della nave e liberando lâequipaggio.
GiĂ nel 2018 i commando della Marina inglese erano entrati in azione per uno scenario analogo: alcuni uomini di origine nigeriana che si erano imbarcati clandestinamente a Lagos, e avevano preso il controllo â minacciando lâuso della violenza â di una nave cargo italiana, la Grande Tema di proprietĂ della Grimaldi Lines. La nave era in transito nellâestuario del Tamigi, e anche in quellâoccasione lâintervento dello Special Boat Service fu tempestivo e risoluto. Confermando la reputazione delle forze speciali inglesi.
Lo Special Boat Service – – Nato dalla costola dello Special Air Service nel secondo conflitto mondiale, ed inquadrato anchâesso nelle forze speciali britanniche, lo Special Boat Service rappresenta la punta di diamante della Royal Navy nelle operazione dâassalto anfibie, operazioni sul litorale e sulle fasce costiere. Il motto di questi incursori è âBy Strength and Guileâ (con forza e astuzia, ndr) e le loro missioni sono incentrate nelle ricognizione su spiagge ostili, nellâambito delle operazioni antiterrorismo in mare, e nellâassalto di siti costieri o unitĂ navali. Suddiviso come i cugini del Sas in quattro âsquadronâ, al quale sono assegnate delle lettere di classificazione C, M, Z e X, hanno il loro quartier generale a Poole â proprio in prossimitĂ delle acque nelle quali si è svolta questâultima operazione. Facendo capo alla Royal Navy, potrebbero essere confusi con i Royal Marines, con i quali condividono il basco di colore verde, differendo dal emblema che mostra un gladio con il motto e le onde. La fondazione dellâunitĂ si deve allâestro del commando Roger Courtney; che per dimostrare le capacitĂ tattiche del raggruppamento speciale che intendeva creare durante il secondo conflitto mondiale, raggiunse di nascosto con alcuni kayak la HMS Glengyle, nave da guerra ancorata nel fiume Clyde, per abbordarla senza essere scoperto, incidere le sue iniziali su una porta e rubare la copertura di un cannone che avrebbe portato agli alti ufficiali che erano a cena in un hotel nelle vicinanze. Questo gli valse il grado di capitano e il comando del primo raggruppamento di quello che sarebbe divenuto lo Special Boat Service.

